Intervenuto sulle frequenze di 1 Station Radio, Leonardo Semplici ha asserito: “Ogni allenatore è chiaro abbia un modulo preferito. Eppure, si può pensare a Conte e al fatto che ha palesato di giocare sia con la linea difensiva a tre che a quattro – riporta TuttoNapoli.net -. Alla Juventus si pensava potesse prediligere un 4-2-4, ma optò per un 3-5-2 che valorizzasse i suoi giocatori del reparto arretrato. La squadra si trasformò, beneficiando pure dello schieramento di Pirlo e dei giocatori esaltati dal modulo. Nel calcio odierno, più che il modulo stesso, contano le qualità dei giocatori. Credo, in maggior misura, che sia la mentalità che Conte riesce a garantire che fa la differenza.
Allenatore e ct di una Nazionale? Credo sia difficile. Non penso sia in questo modo facile lasciare la squadra per cinque sei giorni, pure se ci sono i nazionali in partenza. Il mister deve essere sempre presente, pure in quei momenti in cui si rimane con i calciatori che giocano meno al fine di coinvolgerli ulteriormente. È un aspetto mentale importante. I bergamaschi? Bergamo è una realtà importante. Negli anni si è strutturata, con una società forte che è riuscita a costruire uno stadio ed a beneficiare del supporto della piazza. Tutti gli anni si riesce a conquistare risultati impensabili, come pure era impensabile trionfare tre a zero in casa di una formazione che guida il campionato di riferimento in Europa. La realtà raggiunta dalla Diva è testimoniata pure dalla capacità di comprare giocatori affermati, nel recente passato. Un lavoro eccezionale quello della società, che ha saputo affidarsi alla guida di un tecnico capace come Gasperini.
De Rossi e Gilardino? Sono allenatori che stanno facendo benissimo. De Rossi, da subentrato, ha garantito un gioco diverso, uno spirito diverso. Daniele sta valorizzando il team, gli va dato merito. Ci sono pure altri allenatori che stanno dimostrando di avere valori, conoscenze e di saper valorizzare i propri calciatori. Meret? A me dispiace che Alex non sia in questo modo apprezzato come lo apprezzo io. Ha fatto un percorso straordinario, prima in B in seguito in A, fino a conquistarsi la fiducia del Napoli. In questi tre anni credo abbia palesato, innanzitutto, di essere un ottimo professionista. Pure allorchè è stato messo in discussione, ha saputo lavorare in silenzio. È chiaro debba tuttavia migliorare sotto parecchi aspetti, ma può dirsi fra i primi portieri in Italia. D’altro canto, durante un’annata capitano gli errori. Parare, ma, non è mai scontato. Le critiche possono spingerlo a migliorarsi ulteriormente”.
Image:Getty
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