Un oggetto misterioso da otto mesi. L’avventura di Daichi Kamada nella Roma biancoceleste è quanto in maggior misura indecifrabile in una stagione ricca di contraddizioni. Il giapponese è giunto a sorpresa a inizio agosto dopo moltissime voci di mercato che lo riguardavano. Kamada era a un passo dal Milan, dopo il Napoli sembrava vicinissimo all’ex Eintracht. A spuntarla è stata la Lazio con una formula fantasiosa e particolare. Contratto di un anno con opzione unilaterale di rinnovo fino al 2027 in favore del giapponese. Sarri decide subito di scommettere di lui, titolare alla prima amichevole a Latina dopo tre giorni in Italia. Nelle prime cinque gare fra campionato e Champions gioca sempre dall’inizio, trovando un gol pesantissimo a Napoli e un assist a Torino contro la Juve.
Fuori dalle rotazioni
Dopo le cinque partite da titolare, Kamada colleziona solo otto gettoni dall’inizio della gara in 35 gare con addirittura dodici panchine. Maurizio Sarri in concreto non lo vede più e il giapponese perde in questo modo la Coppa d’Asia con il Giappone. La mancata convocazione crea uno strappo impossibile da ricucire, tanto che Kamada già da febbraio ha preso la decisione di non effettuare il rinnovo de. La società prova a valorizzarlo, ma nelle pochissime possibilità concesse da Sarri l’ex Eintracht non riesce mai a incidere.
La gestione Tudor
Image:Getty
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