Poco meno di un mese tutto sommato dell’anno per confermare la remuntada sancita con De Rossi in panchina. Perché se finisse nella giornata odierna il campionato la Roma sarebbe quinta e dunque in Coppa Campioni, ma frontalmente ci sono tuttavia cinque giornate di campionato più due partite d’Europa League che tutti a Trigoria sperano possano diventare tre con la finale di Dublino. “Io ho iniziato tre mesi fa e se mi avessero detto che saremmo stati quinti a quattro punti dall’Atalanta e sei dalla Lazio ci avrei messo la sigilla sapendo da ove partivamo”, quanto pronunciato da De Rossi alla vigilia del match con il Napoli. La prima di un periodo particolarmente pieno di impegni che vedrà in seguito i giallorossi affrontare nell’ordine: Bayer Leverkusen, Juventus, da capo i tedeschi e l’Atalanta. In queste cinque gare si gioca il futuro, nonché la stagione, della società. A cominciare da domani al Maradona ove, secondo De Rossi, come minimo per valori del team, ci sta l’unica squadra “vicina alla forza dell’Inter nonostante questa stagione abbia avuto qualche difficoltà in più”. L’allenatore romanista, in seguito, non vorrebbe avere distraizoni dopo il successo di Udine. “Una vittoria che aiuta, ma non dobbiamo sentirci rilassati – ha riferito l’allenatore – Abbiamo riacceso la corsa Champions rendendola qualche cosa di possibile, ma il traguardo è tuttavia difficile se guardiamo al calendario”. Da qui alla sfida con l’Atalanta nel fine settimana del 12 maggio, effettivamente, ci saranno tutti scontri diretti e con pochi giorni per preparali ma l’imperativo di De Rossi è “non piangiamoci addosso”.
Quattro, intanto, le assenze contro il Napoli, quelle di Lukaku e Smalling per infortunio (proveranno a recuperare per giovedì) e poi quelle di Paredes e Llorente per squalifica. Torna fra i convocati, viceversa, Ndicka. “Evan sta bene, si è allenato e mi ha fatto comprendere che si sente in forma. Non ha paura dei contrasti ed è tornato giocatore al 100%. Lui e Mancini avranno un bel duello con Osimhen” – ha spiegato De Rossi annunciando in questo modo pure la titolarità dell’ivoriano. Nell’undici iniziale, in seguito, ci sarà pure Bove che prenderà il posto dello squalificato Paredes, mentre dinanzi il tridente dovrebbe essere quello composto da Dybala, Abraham ed El Shaarawy. “La soluzione Tammy-Azmoun vista a Udine è interessante e ripetibile nei momenti in cui devi fare gol ad ogni costo”, dichiarazioni, quelle di De Rossi, che lasciano intendere una staffetta per i due attaccanti, con l’inglese dall’inizio e l’iraniano pronto a entrare in corsa. Studiato pure il minutaggio di Dybala che, con la partita al Bayer pochi giorni dipoi, non potrà essere di novanta minuti.
Image:Getty
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