“Si chiude un capitolo e se ne apre un altro che scriveremo con la stessa attenzione che ha permesso a questa società di essere l’unica per 14 anni di fila in Europa. Se per una volta non dovessimo andarci non sarà certo una tragedia, respireremo e ci concentreremo con passione”. E’ l’unico riferimento alla partita di quest’nella giornata odierna contro la Fiorentina nella lunghissima conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis, motivato più che mai a ricostruire il suo Napoli ma ora mai rassegnato per ciò che riguarda questa stagione definita “miserevole” e che dovrebbe chiudersi fuori dalle prime otto (per questo senza neanche la Conference ed ai preliminari di Coppa Italia). Una conclusione inevitabile dopo che si sono collezionati errori a catena che rendono quasi già scritto la partita del Franchi includendo nella considerazione pure l’atteggiamento della squadra dell’ultimo periodo e le solite assenze pesanti (out pure Osimhen, oltre a Zielinski e Mario Rui). Il focus della vigilia, con la conferenza fiume di presentazione dei ritiri estivi, è tutto rivolto alla ricostruzione del club ed al toto-allenatore.
Sarà ricostruzione totale
Aurelio De Laurentiis diverse volte ha disquisito di ricostruzione, rifondazione, voglia di resettare tutto per ripartire con un nuovo slancio: “Noi stiamo partendo con una ricostruzione totale e non può non considerare la temporalità. Bisogna investire, investire bene, in maggior misura non avere fretta. Ho accettato quest’annata miserevole con signorilità per non scatenare le guerre, ma servirà pure per comprendere ciò che è successo. Torneremo fortissimi, ma servirà tempo”. E c’è spazio pure per i dietro le quinte riguardanti Tudor: “Voleva due anni e non me la sono sentita di bloccarmi. Già immaginavo la rifondazione a fine stagione e io allorchè firmo dopo rispetto i contratti. Forse potevamo rientrare fra i primi 6… ma meglio in questo modo! Nasce da qui il concetto della rifondazione, si volta pagina”.
Frenata su Conte: ADL rimescola le carte
Aurelio De Laurentiis ha provato a frenare i rumors su Antonio Conte, rimescolando le carte con un riferimento a Sarri che potrebbe suggerire l’arrivo di un profilo diverso: “Ne parlate voi, io ne ho disquisito a novembre e dopo mai più. Allorchè chiamai Sarri, che veniva dall’Empoli, mi hanno scritto gli striscioni contro, come allorchè presi Spalletti e dopo dopo il terzo posto il primo anno gli rubarono la macchina, per questo stiamo calmi. Qui pare che ci sia solo un uomo che può guidare il Napoli verso lidi importanti”, le parole del patron De Laurentiis che potrebbe pertanto essere in attesa delle finali europee con riferimento a Gasperini o proprio a Vincenzo Italiano che il Napoli sfiderà nella giornata odierna. Appuntamento a fine mese: “Racconteremo tutto che abbiamo seminato”
Image:Getty
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