Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport è possibile leggere un’intervista al comico Max Giusti, autore di una fortunata parodia di Aurelio De Laurentiis in televisione nell’attuale stagione del programma con la Gialappa’s Band. Lui chiarisce: “Non sono imitazioni, sono parodie…”.
Ha avuto qualche problema per le sue parodie?
“Beh, non tutti sono Lotito. Più di 18 anni allorchè ho dovuto rappresentarlo, l’ho trattato come un cristallo di Boemia. Tutti conoscevano il mio tifo per la Roma… Siamo diventati amici. L’ho visto alla Domenica Sportiva e da Biscardi e ho capito che meritava una parodia. La settimana prima del derby non l’ho mai offerto, sono stato molto attento. Lui diceva di me: ‘Mi suscita ilarità’. Mi ha fatto comprendere che, con rispetto, si può fare ironia pure sul calcio. Rimane tuttavia che noi artisti non possiamo avere vincoli, la libertà è tutto”.
E con De Laurentiis?
“Parliamo di un uomo che ha fatto la storia del cinema italiano. La prima volta che mi sono truccato da ADL ho capito che non potevo non farlo. Ha autorevolezza e autorità, si permette di bistrattare anche i gialappi… Devo ammettere che ci sta stato un riscontro enorme, non ho mai avuto complimenti in questo modo espliciti. Spero che pure lui possa gradire, mi è arrivata voce che non gli faccia piacessimo, ma spero si ricreda. Per me è forse la più bella parodia mai fatta”.
Image:Getty
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