Gian Piero Gasperini ha potuto finalmente allontanare l’immagine di bravo allenatore ma poco avvezzo ai successi. Le critiche sulle mancate vittorie sono state spazzate dalla notte di Dublino, che ha consegnato ai nerazzurri il trofeo dell’Europa League grazie a un super Lookman, autore di una tripletta nel 3-0 rifilato dalla Divinità al Bayer Leverkusen che era che arriva da 51 partite senza sconfitta.
Rimane in dubbio e tutto da valutare il futuro di Gasperini a Bergamo, considerato che – come già anticipato da tempo su queste pagine web – sulle tracce del tecnico c’è da qualche tempo il Napoli, con il patron De Laurentiis in pressing su Gasp.
Nella conferenza stampa di ieri, interrogato sul suo futuro e sulla possibilità di lasciare la Divinità – e se esista un momento più adatto per farlo – Gasperini si era in questo modo espresso: “Il momento propizio non lo sai allorchè ci arrivi, non abbiamo la sfera di cristallo. Si dice che il momento corretto è allorchè vinci, perché non cali nella considerazione. Ma noi non pensiamo mai a allorchè si lascia, viviamo di presente più che di futuro. Ciò che ha fatto Xabi Alonso è molto bello, sicuramente gli si sarebbero spalancate tante possibilità. È molto positivo, un esempio di calcio”. Dalle parole ai fatti: il trofeo è giunto, porterà pure a un addio?
Image:Getty
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