C’era Giovanni Zarrella ieri pomeriggio ad accogliere la squadra di Luciano Spalletti sul campo di gioco dell’Hemberg Stadion. In Italia dirà pochissimo, ma in Germania è un cantante famoso. Ha tentato la carriera da giocatore nella Capitale giocando per un anno nel settore giovanile della Roma, s’è costruito la sua fortuna in Germania cantando intramontabili successi italiani per i nostri connazionali. Era lui l’ospite a sorpresa preannunciato dall’amministrazione comunale e ieri per scaldare il contesto ha intonato grandi classici – ‘Nel blu dipinto di blu‘ e ‘L’Italiano‘ – prima dell’ingresso dell’Italia.
E’ stato un successone, ha acceso l’entusiasmo dei tifosi molto più del giro di campo della Nazionale. Per gli Azzurri la reazione è stata più composta del previsto, quasi misurata. Figlia dei tempi che corrono perché magari quest’Italia si farà, ma nella giornata odierna è una formazione senza grossi nomi. Non a caso la vera ovazione è arrivata qualche minuto dipoi con l’ingresso di Gianluigi Buffon: lui sì che era una stella, pilastro di quella Nazionale che nel 2006 faceva base a Duisburg (meno di 90 chilometri da qui) e vinse la Coppa del Mondo. Questa viceversa è un’Italia che punta sulla duttilità e sul collettivo, sugli schemi e sull’intensità. Infortuni permettendo.
Da questo giudizio ieri non sono arrivate buone notizie: oltre a Barella non si sono allenati Fagioli (affaticamento) e Frattesi, mentre Raspadori ha chiuso la seduta con una vistosa fasciatura al quadricipite destro. Il giocatore della zona centrale del campo che ha preso la decisione Italia-Bosnia s’è fermato a scopo precauzionale dopo il primo quarto d’adesso: niente di grave, ma solo nella giornata odierna inizieremo a comprendere chi sabato sera ci sarà e chi viceversa dovrà esser depennato per il match contro l’Albania.
La serata è stata in seguito l’opportunità per inaugurare Casa Azzurri. Prima è arrivata la Nazionale, in seguito il Ministro degli Esteri Tajani che insieme al patron della FIGC Gabriele Gravina s’è reso protagonista del taglio del nastro. Dichiarazioni incoraggianti, frasi di circostanza e cena di gala con sponsor e ospiti brevemente una giornata contraddistinta in maggior misura dai tantissimi italiani accorsi sul posto per vedere l’allenamento dei ragazzi di Spalletti. Era l’unica opportunità: da nella giornata odierna l’Hemberg Stadion sarà blindato, aperto esclusivamente ai giornalisti ma solo per un quarto d’adesso. L’esordio si avvicina e sarà necessario arrivare alla partita con l’Albania con la giusta concentrazione: il girone è durissimo, sarà già decisiva.
Image:Getty
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