Poteva essere un incubo, viceversa è stato un incoraggiante esordio. C’era il rischio di collassare sotto il peso della bolgia albanese e di un gol subito all’alba dell’incontro, viceversa s’è vista una prestazione da squadra Campione in carica. L’Italia al debutto in questo Europeo ha battuto 2-1 l’Albania, ha conquistato un meritatissimo successo in remuntada e l’ha fatto mettendo sul terreno di gioco tutto ciò che il suo commissario tecnico gli ha chiesto nelle ultime due settimane. Avrà di che sorridere Luciano Spalletti: nella giornata odierna la sua Nazionale ha mostrato a tratti un gioco pure brillante, perchè nelle dieci partite precedenti. Ha mostrato di aver assorbito le sue nozioni e le ha riproposte, andando oltre l’errore.
L’inizio di partita è stato tambureggiante, senza un attimo di respiro. Pronti via ed è subito gol dell’Albania: dopo 23 secondi, grazie a una rimessa delittuosa di Dimarco che ha consegnato a Bajrami il pallone dello 0-1. L’Italia s’è ritrovata sotto senza comprendere come e perché, è sembrata frastornata per due di minuti ma dopo s’è messa lo sfortunato episodio alle spalle iniziando a giocare secondo i dettami di Spalletti: 4-2-3-1 che diventa 3-4-2-1 in fase di possesso. In maggior misura, nessun punto di riferimento agli avversari. La risposta sul campo è stata superba. Non era facile reagire dopo un gol regalato allorchè il fischio iniziale tuttavia faceva sentire il suo eco, non era semplice reagire all’esultanza roboante di uno stadio quasi tutto dipinto di rosso. E viceversa l’Italia ce l’ha fatta: in un quarto d’a questo punto, ha trovato sia la rete del pareggio che quello del sorpasso.
L’1-1 è stato firmato da Bastoni: sugli sviluppi di un corner, Pellegrini ha pennellato il pallone sul palo più lontano ove il numero 23 della Nazionale ha potuto colpire indisturbato. Una manciata di minuti dipoi il 2-1 realizzato Nicolò Barella: dopo un tiro di Scamacca respinto, il giocatore della zona centrale del campo classe ’97 s’è avventato sul pallone e dal limite dell’area ha lasciato partire un tiro su cui Strakosha non c’è giunto.
Avanti 2-1, la Nazionale ha iniziato a controllare il pallone con pulizia e personalità. Con la regia di Calafiori e Jorginho ha stanato l’inizio frenetico segnato dagli episodi e ha condotto l’incontro costruendo più di un’opportunità per allungare. Al 34esimo Frattesi, imbeccato da Scamacca, s’è presentato tutto solo dinanzi a Strakosha e ha colpito un palo dopo la deviazione del portiere. Nel finale di frazione ci ha provato pure l’attaccante dell’Atalanta: altra chiusura del portiere albanese.
La musica non è cambiata durante la seconda parte della gara, si sono solo abbassati i ritmi: la ragnatela di passaggi azzurra ha messo alle corde un’Albania che svanito l’entusiasmo iniziale non ha più avuto la forza di rendersi pericolosa. Al 59esimo Chiesa ha mancato per pochissimo il palo, dopo l’incontro ha vissuto di qualche folata e poche emozioni fino al 90esimo allorchè è servito Donnarumma per deviare un velenoso diagonale di Manaj.
Per gli azzurri una bella vittoria, condotta secondo le idee di Luciano Spalletti e con un possesso palla molto vicino al 70%. Il modo migliore per iniziare questo Europeo, la risposta alla Spagna che nel pomeriggio ha strapazzato la Croazia. Tre punti per la formula di questo Europeo sono quasi un’assicurazione per gli ottavi: è solo l’inizio. Ma che bell’inizio.
Image:Getty
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