“Sono andato da tifoso e da dirigente del mondo del pallone italiano e sono rimasto impressionato dal clima che si vive, dall’entusiasmo dei ragazzi e dell’allenatore. Sono molto ottimista per il futuro. Siamo campioni in carica e, come tali, siamo nel mirino dei nostri avversari. Ma è evidente che questo sia un team con basi umane e tecniche di grande spessore”. In questo modo il patron dell’Inter Beppe Marotta ha raccontato nell’intervista concessa a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 le sue sensazioni sull’esordio europeo vincente della Nazionale di Spalletti contro l’Albania, vissute dal vivo allo stadio di Dortmund.
Sul Mondiale per club del prossimo anno si sa tuttavia poco o niente: “Le informazioni che abbiamo non sono molto concrete. È evidente che questo mondiale per club, motivo d’orgoglio per noi e vetrina importante a livello mondiale, rappresenti un ulteriore sovraccarico dei calendari, problema serio del nostro calcio che si acuirà ancor ancora nella prossimo anno. Ci saranno più match con la nuova Champions, per aggiudicarsi la coppa si possono giocare pure 17 gare, inclusi i playoff. Il calendario si comprime sempre ancora, andrebbe rivisto e dopo la Serie andrebbe ridotta a 18 squadre. Dobbiamo tutelare il lavoro dei nostri ragazzi, i carichi di lavori attuali non sono più sostenibili. Il rischio di infortunio è alle stelle e rischia di pregiudicare pure lo spettacolo. Per far comprendere, nella stagione 2022-23, Barella ha giocato 52 gare da metà agosto a inizio giugno. In più la troppa offerta può generare un effetto negativo, il calcio potrebbe perdere di attrattività”.
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Image:Getty
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