Il Milan U23 è ufficialmente la sessantesima società a condividere al campionato di Serie C 2024/2025. Ad annunciarlo è il Consiglio Federale andato in scena nella giornata odierna a Roma presso gli uffici della FIGC. Ecco il testo ufficiale con il quale si dà il benvenuto alla seconda squadra rossonera in Lega Pro: “A seguito della non ammissione dell’Ancona al campionato di Serie C 2024/25, che ha determinato una vacanza d’organico da colmare, è avendo avuto dalla Covisoc e dalla Commissione infrastrutture parere positivo relativamente alla domanda di ripescaggio, il Consiglio Federale ha votato per l’ammissione del Milan U23”.
E alla fine dello stesso Consiglio Federale, il patron della FIGC, Gabriele Gravina, ha disquisito in questo modo in conferenza stampa: “È stato convocato il Consiglio Federale per chiudere un bilancio 2023 che delinea dati numerici importanti, mi piace ma pure accentuare la grande attività per far crescere alcune situazioni. Abbiamo battuto il primato di produzione in una stagione priva di europei o mondiali. Il valore della produzione nasce da una serie di scelte politiche federali importanti, ci sta stata una crescita importante sotto gli occhi di tutti. Ci sono stati investimenti importanti in prospettiva, per quanto riguarda della digitalizzazione e su progetti su cui stiamo investendo, come sul calcio femminile. Abbiamo approvato la modifica al format dei campionati di A e B femminili, tutto questo rappresenta la nostra sensibilità verso lo sviluppo del calcio femminile. Abbiamo integrato l’organico dei campionati professionistici in Lega Pro dopo la non ammissione dell’Ancona e accogliamo un’altra seconda squadra, questo è un grande successo pure perché gli organici di tutti i campionati sono completi il 27 giugno e si può già strutturare un calendario senza dover fare riferimento a questioni conflittuali o giudiziari. Abbiamo approvato alcuni principi che danno il via a una stagione elettorale per tutte le leghe, abbiamo completato questo iter approvando pure tutti i calendari dalla A ai dilettanti. La modifica regolamentare più significa riguarda delle modifiche per evitare delle violazioni di pagamenti dei contributi, abbiamo accorciato i tempi o se vogliamo dire abbiamo dato certezza dei tempi in dieci giorni per Covisoc e ridotto di un terzo le tempistiche per la procura Federale. Nella giornata odierna abbiamo approvato il principio della retrocessione per le seconde squadre, nella giornata odierna il progetto è stato rimodellato per evitare situazioni distorsive sul progetto seconde squadre. Mancava un’ipotesi di retrocessione, ora sarà necessario disciplinare solo la questione nel concreto, organizzeremo un tavolo a breve termine per stabilire tutte le regole. Dobbiamo comprendere come si può armonizzare il tutto alla luce del nuovo accordo di lavoro sportivo”.
Come ha vissuto la rete di Zaccagni e quei momenti subito dopo il pareggio con la Croazia?
“Ribadisco quanto detto negli ultimi 4-5 anni, il risultato sportivo non si conquista con una singola realtà e un singolo momento ma si conquistano con i progetti e con il lavoro. La nostra squadra deve sopperire a qualche mancanza oggettiva con il coinvolgimento di tutte le componenti del mondo del calcio. Allorchè si vince si vince tutti insieme e stessa cosa allorchè si perde. La rete rappresenta un momento di grande liberazione e sono contento per i ragazzi, li raggiungerò domani e vedo come lavorano. Abbiamo fatto una scelta importante con un grande allenatore, abbiamo un grande team tecnico e un’organizzazione straordinaria. In conclusione basta un secondo al 98esimo che ti cambia le sorti di una gara e dobbiamo prendere atto di questo. Con l’Austria la nostra sorte è cambiata per pochi centimetri nell’Europeo del 2021, è cambiata per un rigore con la Spagna e per pochi centimetri e una parata di Gigio. Mi è molto gradito l’idea di avere un progetto da seguire, siamo l’unica Federazione che si è qualificata a tutte le fasi finali delle nazionali giovanili, l’Under 17 è campione dopo 126 anni. Spalletti è un ct sereno, è Spalletti, lui è in questo modo. Sa allorchè alzare il livello dell’attenzione, se si sente esattamente tranquillo ci pensa lui a iniettarsi il veleno. Lo vedo sereno, molto applicato e per me la sua dedizione è una grandissima sorpresa. È in questo modo applicato dalle sette della mattina fino a tarda sera, è un perfezionista, ama il suo lavoro e non ho mai visto allenatori in questo modo”.
Era a conoscenza dell’emendamento di quest’nella giornata odierna?
“Non eravamo a conoscenza, lo abbiamo saputo questa mattina. Non è uno schiaffo alla mia persona, qui non ci sta una questione personale, io rappresento un’istituzione. Ho il dovere di difendere la Federazione e lo farò fino in conclusione, dal 2018 e fino a allorchè ci sarò io lo farò. Il decreto legge sull’agenzia, prima Covisoc in seguito con trasformazione in agenzia, ho espresso le mie perplessità e non credo di aver sbagliato considerato che ci sono emendamenti soppressivi e modificativi della maggioranza stessa. Qui non ci sta una guerra personale, ci sta un’idea per ottenere le migliori condizioni per lo sport italiano. Vivo questo emendamento con la stessa serenità d’animo, è una provocazione e va dato il peso che merita, ci sono dei principi nello statuto del CONI e negli statuti delle Federazioni, ci sono delle riflessioni da trasferire a livello internazionale e in seguito bisogna applicare quelle norme. Lo dico con tranquillità, se si pensa che lo sport italiano si pesa sul valore economico sarei molto preoccupato. Se riteniamo che il calcio o lo sport italiano deve essere valutato solo per il peso economico, allora tutte le altre dimensioni sarebbero mortificate. Il mondo del volontariato merita più rispetto, ma questo lo lascio alle valutazioni del parlamento italiano. Difenderò fino alla fine le prerogative del calcio e dello sport italiano”.
Image:Getty
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