Dal Bologna alla Juventus. Come Thiago Motta. Un destino in comune quello di Gigi Maifredi e l’attuale tecnico bianconero. L’ex allenatore juventino ha chiosato in questo modo ai taccuini dell’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport: “Due passaggi diversissimi: io arrivai in un ambito radicato e dovevo cambiare tutto. Dopo feci i miei errori, pure di non firmare un triennale che gli Agnelli mi avevano offerto. Ho migliorato tante cose ma non ho avuto pazienza. Thiago, viceversa, arriva in un impianto che deve solamente sviluppare e migliorare oltretutto con un DS che da nella giornata odierna in dopo si gioca quasi tutto perché lo ha scelto per avviare il nuovo corso. Diciamo che Giuntoli il campionato scorso c’era e non c’era, ecco…”.
Maifredi ha dopo analizzato il campionato italiano con l’Inter sempre sopra tutti: “Sempre, ma sarà un torneo più combattuto dell’ultimo. A Inzaghi avrei detto bravissimo se avesse infilato, cambiando, sempre come titolare Frattesi, giocatore incredibile. In più a questo punto ha Taremi, tipo forte, e un metodista di una intelligenza superiore, Zielinski: può farti non solo tre ruoli ma, attenzione, alla lunga potrebbe diventare pure un ottimo fantasista.
Milan? Fonseca… Squadra che rimane forte e con Morata in più, allenatore sicuramente interessante ma dopo vediamo se gli algoritmi applicati al calcio funzionano”.
Image:Getty
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