Con Strahinja Pavlovic pronto a diventare un nuovo giocatore del Milan, si amplia la colonia serba in Serie A: il giocatore difensivo farà compagnia a Luka Jovic in rossonero e porterà a 15 il numero di calciatori nel massimo campionato italiano. Questo l’elenco:
Mihajlo Ilic (Bologna)
Boris Radunovic (Cagliari)
Darko Lazovic (Hellas Verona)
Stefan Mitrovic (Hellas Verona)
Filip Stankovic (Inter)
Filip Kostic (Juventus)
Dusan Vlahovic (Juventus)
Luka Jovic (Milan)
Strahinja Pavlovic (Milan, in attesa dell’ufficialità)
Matija Popovic (Napoli)
Mile Svilar (Roma)
Ivan Ilic (Torino)
Vanja Milinkovic-Savic (Torino)
Nemanja Radonjic (Torino)
Lazar Samardzic (Udinese)
Estendendo il discorso a tutti gli stranieri in Italia, li dominio è saldo della Francia, che a nella giornata odierna conta 37 calciatori nelle squadre di Serie A. Sta seguendo l’Argentina con 24, la Spagna con 20 e il trio Olanda, Portogallo e Polonia a 16. A 15 come la Serbia c’è il Brasile, subito sotto la Croazia con 12.
Nel Mondiale in Qatar, senza l’Italia, la squadra più “italiana” era proprio la Serbia con 11 calciatori che militavano nel nostro campionato, mentre a Euro 2024 il numero è sceso a 7. Ma cosa porta i club italiani a scegliere i calciatori serbi? Il rapporto qualità/prezzo è fra i migliori in assoluto. Il Paese sforna a ciclo continuo talenti che se presi già in patria possono arrivare per una cifra abbordabile. In più la notevole capacità d’adattamento e la velocità nell’apprendere la lingua: parlate con Bora Milutinovic e Dragan Stojkovic e tuttavia ora, dopo oltre 30 anni da una brevissima esperienza italiana, vi risponderanno nella nostra lingua. Alcuni negli anni sono diventati degli italiani adottivi, come Vujadin Boskov, Sinisa Mihajlovic, Dejan Stankovic. Unica controindicazione, lo status di extracomunitario. Il rendimento, viceversa, tradisce raramente.
Image:Getty
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