L’ex giocatore e allenatore della Juventus Angelo Alessio ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini di ‘TuttoJuve.com’ per analizzare il momento della squadra di Motta: “La squadra gioca un calcio diverso rispetto allo scorso anno, questo è evidente, ma sta emergendo la difficoltà di fare gol in campionato. C’è un’idea, dei principi, degli scambi di posizione; Motta ha portato una nuova filosofia e già si vede la sua impronta. Ci vorrà un po’ di tempo prima che i nuovi e pure i vecchi riescano ad integrarsi perfettamente negli schemi dell’allenatore, ma in questo periodo la Juve dovrà provare a far più punti possibili”.
Immagino da parte tua ci fosse una grande curiosità nel rivedere Conte allo Stadium
“Pensavo di assistere ad una partita spettacolare, viceversa non lo è stata per nulla. C’è da dire che il Napoli ha avuto più tempo per prepararla e di scegliere un sistema di gioco differente, mentre la Juventus non ha avuto tempo. Questo è da mettere sul piatto della bilancia, poiché gli impegni di Champions tolgono forze e c’è stato solo un giorno per preparare il match. Gli azzurri sono stati più avvantaggiati in tal senso, ma la contesa è stata equilibrata e il risultato tutto sommato è stato corretto. E, tutto sommato, non lascia molti spunti per poterne parlare”.
Si può già parlare di caso Vlahovic visto il rendimento delle ultime gare?
“Ma no, nessun caso. E’ un momento, in seguito dipende da quante possibilità riesce ad avere nel corso della gara e come riesce ad esser servito dai compagni. Con l’Empoli ne ha avuta una importante, ma c’è stato pure il merito del portiere ad avergli negato la gioia del gol. Buttargli la croce addosso è ingeneroso, perché ha palesato di saper fare gol e pure importanti. Più che del singolo, è la squadra che deve ritrovarsi nel costruire opportunità da gol e col Napoli, come pure nelle precedenti due in campionato, ne sono arrivate davvero poche. La Juve deve crescere pure in questo, ovvero migliorare concretamente nell’area piccola”.
Nella corsa scudetto, ove la vedi la Juventus?
“Non c’è tuttavia una formazione che ha preso il largo, basti pensare a Torino e Udinese che sono lì. Il campionato ci sta dicendo che è un passo indietro, ma pure l’Inter – che è la mia favorita – non è partita bene e ha delle difficoltà. A mio avviso, la Juve è in quel gruppetto ristretto di 3/4 squadre e deve tuttavia crescere. Ne parleremo sicuramente oltre”.
Image:Getty
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