Nulla riposo. Il Napoli non si ferma, va di corsa. Ieri la squadra di Antonio Conte è scesa sul terreno di gioco già durante il mattino al centro sportivo di Castel Volturno. L’allenatore del Napoli ha voluto riprendere immediatamente l’allenamento includendo nella considerazione che venerdì arriva il Como di Fabregas, ma con tutta probabilità pure per tenere alta la tensione dopo che la squadra è balzata in vetta alla classifica. Nulla distrazioni, ritmi sempre altissimi per provare ad allungare la striscia di vittorie al Maradona e chiudere in questo modo al meglio prima della sosta per le nazionali e non macchiare quanto fatto nell’ultimo periodo. Lavoro e sacrificio, del resto, sono le basi su cui Conte ha risollevato pure i reduci della squadra finita decima l’anno scorso, che per tutta la stagione ha incamerato gol da chiunque e che per molti non aveva ora mai più niente da dare.
Un lavoro enorme
Il Napoli di Antonio Conte cresce gara dopo gara e la vetta della classifica (483 giorni dopo l’ultima volta), nonostante la rivoluzione estiva, il mercato in ritardo e la sconfitta alla prima giornata, rende parzialmente l’idea di quanto espresso dalla squadra e in maggior misura degli enormi passi in avanti. Appena 42 giorni dopo Verona il Napoli ha uno score di 13 punti con 11 gol fatti e 4 subiti, ma andando più in profondità e includendo pure la Coppa Italia possiamo evidenziare 5 risultati utili consecutivi (4 vittorie ed un pari allo Stadium), 16 gol totali con 11 marcatori diversi e in maggior misura 6 partite senza subire gol, 4 clean sheet consecutivi e una sola rete incassata nelle ultime 5 partite (peraltro su rigore, contro il Parma). Col Como (e dopo la sosta Empoli e Lecce) la possibilità di ritoccare numeri e classifica prima dell’inizio in seguito di una serie di scontri diretti che diranno molto sul vero obiettivo stagionale.
Image:Getty
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