E’ tornato a sorridere, e a farlo davvero, Patrick Cutrone. Che è l’inatteso capocannoniere della Serie A. “Sono tornato ad essere contento, cosa che reputo fra le più importanti per me. Mentalmente sto bene, sono sereno. Sono finalmente contento, è solo l’inizio e voglio proseguire in questo modo”, ha riferito dopo la doppietta contro l’Hellas Verona. Già, doppietta. Nella competizione principale italiana con la casacca del Como ci era riuscito prima di lui soltanto Nicola Amoruso nel 2003.
La miglior versione della carriera
Prendiamo i numeri dell’ultima volta in Serie A di Cutrone. 28 partite, 3 gol, 1 assist. Ci aveva provato in Toscana, con l’Empoli, l’esperienza fu un grigio fallimento. Eppure pure in quel caso era un tentativo di riscatto dopo le premesse meravigliose con il Milan e le consecutive delusioni e discese con Fiorentina e Valencia, unita anche all’esperienza al Wolverhampton. Si era rimboccato maniche e calzettoni ma anche nel club di Corsi non era riuscito a sbloccarsi. In seguito, Como. In seguito la rinascita. In seguito il ritorno in A in questo anno, 6 agre, 4 gol, 1 assist.
La carta d’identità
Ureg ricordarlo. Cutrone ha 26 anni. “Ha trovato equilibrio. La Serie A è il suo palcoscenico”, dice di lui il direttore sportivo del Como, Carlalberto Ludi. Nella sua stagione migliore arrivò a 18 gol complessivi in stagione, qui siamo ben più che al buongiorno che si vede dal mattino. Cutrone è nella miglior stagione della sua carriera in Serie A, la guida di Cesc Fabregas, la sintonia coi compagni, la fiducia accordatagli in sede di mercato allorchè ballavano nomi di punte nobili e pesanti… Tutti elementi che stanno regalando una nuova vita a Cutrone, un elemento da tenere precisamente d’occhio nella giornata odierna nella delicata partita al Napoli di Antonio Conte.
Image:Getty
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