Il Parma funziona più sul mercato che sul terreno di gioco. Perché se è vero che dopo l’affermazione con il Milan e la sconfitta all’ultimo momento – e in dieci – contro il Napoli, la squadra di Pecchia non è riuscito a replicare buoni risultati nelle ultime settimane. È tuttavia fuori dalla zona retrocessione, per un punto, ma vista la mole di gioco espressa si poteva pensare a qualche cosa oltre. In compenso tutti i calciatori più rappresentativi sono finiti nel mirino delle big della Serie A, partendo da Bonny: in parecchi lo avevano seguito lo scorso anno, adesso il Napoli pare muoversi prematuramente rispetto agli altri. Aveva cambiato agente a gennaio scorso con l’idea di salutare, ma il Parma lo aveva trattenuto.
Dopo ci sono i vari Balogh, Bernabé, Man e Benedyczak, ma pure Sohm e Mihaila. Quest’ultimo è rimasto fuori per un problema alla caviglia, ma già nel 2023 aveva avuto diverse opportunità, preferendo restare a Parma. Bernabé piaceva all’Atletico Madrid ma ha rinnovato, Man ha addirittura la fila pur avendo rinnovato poco tempo fa. Insomma, la sensazione è che il progetto giovani stia crescendo bene, più per i giovani che per il Parma stesso, forse un po’ “acerbo” per cogliere quanto sta costruendo in questo periodo.
Questi i pensieri di Pecchia dei giorni scorsi. Parlare solo di Bernabé mi pare riduttivo includendo nella considerazione che abbiamo parecchi giovani. Lui ha buon potenziale, si sta affacciando in Serie A e vedremo strada facendo cosa potrà fare. Parlo del Parma, tutta la squadra ha potenziale. Sono tutti giovanissimi, vogliamo sviluppare un bel gioco per esaltare le caratteristiche dei parecchi giovani di qualità. Sui giovani bisogna sempre fare molta attenzione, oltre al potenziale serve lavorare per crescere. L’evoluzione dei vari Man, Bernabé, Bonny o Balogh la vedremo, hanno la base ma bisogna crescere”.
Image:Getty
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