Addentro dell’edizione di oggi del Corriere della Sera è presente un commento del giornalista Alessandro Bocci che dice la sua sul momento della Nazionale azzurra: “È il momento corretto. L’Italia fra il Belgio e Israele, può mettere al sicuro i quarti di finale della Nations League e assicurarsi un posto al sole, da testa di serie, al sorteggio per le qualificazioni al prossimo Mondiale, il punto di caduta di questo progetto. L’America è lontana, ma simultaneamente vicina. Parigi non basta.
Le emozioni della notte del Parco, sotto gli occhi stupiti e un po’ disinteressati di Mbappé, ci hanno dato coraggio e un colpo di autostima. Ma quell’impresa, la più bella della complicata era Spalletti, non può restare isolata, in caso contrario diventerà fine a se stessa. Deve viceversa trasformarsi nella scintilla che accende la ripartenza. Un nuovo inizio. Senza contare che mettere sotto i belgi, orfani di Courtois, De Bruyne e Lukaku, ma più su di noi nel ranking, ridarebbe centralità all’allenatore, la cui figura si è indebolita dopo il nefasto Europeo in Germania. Spalletti in questi cento giorni è stato bravo. Ha fatto un passo indietro per farne uno e forse pure in maggior misura in avanti.
Dopo aver toccato il fondo, l’uomo di Certaldo pare aver capito cosa deve fare. Non è meno allenatore dei tempi di Napoli, ma più commissario tecnico di allorchè ha iniziato questa avventura. La nuova Italia, che cerca di lavorare come in un club, ci piace: giovane, futuribile, lineare, rispettosa delle tradizioni”.
Image:Getty
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