“Le uniche due che non hanno cambiato sono Inter e Atalanta, tutte le altre hanno cambiato. Il Napoli è partito bene, mi pare la squadra messa meglio. Conte giustamente dice che non deve vincere il campionato, ma creare una formazione forte per i prossimi anni. Intanto tuttavia sta veleggiando in testa alla classifica. Oltre a vincere, il suo obiettivo è costruire il signor tipo di mentalità. Mi ha colpito pure una dichiarazione di Gasperini riguardo Zaniolo: ha riferito che deve calarsi nella mentalità dell’Atalanta. Parole che la dicono lunga su ciò che costruiscono questi tipi di allenatori, a me piacciono molto”. In questo modo Claudio Ranieri, allenatore di lunga esperienza ed ex tecnico di Roma, Inter, Juventus e Napoli, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sul primo spezzone di campionato che adesso vede il Napoli di Conte al comando dopo otte giornate.
“La Juve ha cambiato tutto e non si può chiedere subito la luna. Lo stesso vale per il Milan, che tuttavia ha sette punti da recuperare. La scorsa stagione non andava bene Pioli, quest’anno giustamente si cerca di preservare Fonseca. I parecchi 1-0? Ci sono tante gare belle, difficili e combattute, è un bene per il calcio”.
Favorita per lo Scudetto? “Senza fare nomi, io dico che allorchè Conte prende una formazione, se non arriva primo arriva secondo. Non voglio caricarlo di responsabilità, ma pure il fatto di non avere le coppe inciderà molto allorchè arriveremo a marzo- aprile. Penso che quest’anno ci sia più compattezza in testa alla classifica. Sarà molto più bello”.
Crisi Roma: “La Roma pare un’anima fredda, senza personalità. Non ho capito come si sono comportati con De Rossi: se lo confermi e gli fai un accordo di tre anni, stai dicendo a tutto il mondo che stiamo costruendo una nuova squadra. A quel punto dai il tempo al tuo giovane allenatore di poter fare il suo lavoro. Non puoi mandarlo via dopo quattro giornate. Per cosa? Allora vuol dire che hai sbagliato la programmazione prima. Alla Roma manca una figura di riferimento. Non si possono colpevolizzare i Friedkin fino all’ultimo, perché ci hanno messo parecchi soldi. Ma stanno dimostrando che solo i soldi non bastano. Manca tuttavia qualche cosa in una società in cui un punto di riferimento è molto importante. Roma è una piazza molto particolare: i tifosi vanno coccolati, aiutati, sospinti. In questo modo viceversa pare che ci sia freddezza”.
Image:Getty
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