“Il Napoli è cresciuto di anno in anno in maniera costante come marchio e come immagine. Nella giornata odierna è un brand a livello mondiale”. Parole di Roberto Sosa, detto il Pampa, che a Il Mattino racconta come ha visto migliorare i partenopei negli ultimi 20 anni: “Tramite i nomi dei giocatori e degli allenatori che si sono susseguiti: Benitez, Ancelotti, Spalletti e a questo punto Conte. Calciatori del calibro di Osimhen, Cavani, Lavezzi, Lukaku, Kvaratskhelia, McTominay: questi sono top player che ti puoi permettere solo allorchè il marchio cresce”.
Si aspettava il Napoli primo?
“Mi aspettavo una atteggiamento diverso con Conte e in questo modo e stato. Penso che il primato non se lo aspettasse neppure lui. Mi aspettavo questo cambio di mentalità che porta Conte alle sue squadre. Con quell’atteggiamento si possono ottenere grandi risultati”.
Il Napoli può sognare e puntare lo Scudetto?
“Sono due corse diverse. Napoli può sognare, certo. Perché questa città vive di calcio ed è una città che sogna. Come si fa a dire ad un tifoso di non sognare? Conseguentemente non disturba, lasciamoci andare. A onor del vero è ancora prematuro. Secondo il mio parere ad ogni modo l’Inter è tuttavia dinanzi a Napoli e Juve. Per me i nerazzurri sono tuttavia favoriti, dopo vedo Napoli e Juve alla pari e soltanto dopo queste tre tutte le altre che viceversa saranno staccate e lotteranno per il quarto e il quinto posto. Dopo se il Napoli è fra le prime tre se la giocherà con Inter e Juve”.
Qual è la forza di questo Napoli?
“Ha un nome e un nome: Antonio Conte. Io vorrei rientrare sul campo da gioco per essere allenato da Conte. Vorrei essere allenato ma non giocare…”.
Image:Getty
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