Federico Marchetti, ex portiere di Lazio e Genoa fra le altre, ha conversato della Fiorentina, e in particolar modo del suo collega David de Gea, nell’intervista concessa a Radio FirenzeViola: “Come rendimento, è ciò che sta esprimendo al meglio il suo repertorio. In seguito è agevolato dal fatto che la squadra vince. Rispetto all’anno fermo, non è un portiere di 39-40 anni, se sei allenato è poca roba. Bastava riprendere confidenza col campo per tornare ai livelli a cui ci aveva abituato. Veniva da stagioni di Manchester United, non hanno rischiato niente andando su De Gea. Viene da chiedersi perché nessuno l’ha preso prima”.
La stupisce il lancio su Kean nel 3-0 al Verona?
“In questo tipo di azione, un altro portiere tira la palla in modo più conservativo. Viceversa De Gea legge il gioco e ha un gran piede, mette a tu per tu la punta. Ha fatto vedere che sa fare pure questo. Io lo sapevo perché glielo avevo visto fare a Manchester, adesso lo fa pure in Italia ove la tattica è più predominante. In poche settimane si è ambientato e sta dando una grande mano alla Fiorentina seconda in classifica”.
Che campionato sta vedendo?
“Tuttavia è ancora prematuro per dare valutazioni. Non mi aspettavo un Milan in questo modo abbasso e una Roma in questo modo fuori dalla lotta ai vertici, queste sono le sorprese. Adesso le squadre che sono lassù devono essere brave a lottare con le altre, ma penso che al vertice se la giocheranno Inter, Napoli e Atalanta”.
Ha giocato con Gudmundsson. Che apporto può dare a questa squadra?
“Sarà un valore aggiunto. Adesso è condizionato pure dalla problematica extra-campo, gli infortuni avuti sono stati pure per questa poca tranquillità dell’ultimo periodo. Ma nell’ultimo mese ha fatto vedere qualcosa di rimarchevole e farà comodo alla Fiorentina, pure a gara in corso”.
Image:Getty
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