In estate e a gennaio accendono le fantasie dei tifosi. Gestiscono il gruppo e allorchè serve sono chiamati ad intervenire sia sul mercato che con l’autorevolezza che impone il ruolo. I direttori sportivi rappresentano una figura determinante nell’economia del mondo del pallone italiano. E nonostante nella giornata odierna magari il consiglio dell’agente al patron amico ogni tanto sia più determinante, il direttore sportivo è sempre elemento importante, quasi irrinunciabile, per ogni squadra.
Ci sta chi è al lavoro e chi viceversa attende di rientrare per tornare a dare il suo contributo.
Mauro Meluso al Napoli ha ereditato uno Scudetto, l’addio di Cristiano Giuntoli e Luciano Spalletti e la voglia del Patron De Laurentiis di incidere e determinare. Poca autonomia in azzurro ma un background che parla di giocatori e allenatori scoperti e valorizzati. Chiedere, per non andare troppo lontano nel tempo, a Lecce e in maggior misura Spezia ove Vincenzo Italiano s’è formato fino a conquistare la Fiorentina e ora il Bologna formato Coppa Campioni. Di Meluso tante intuizioni, su tutte Ismajli che nella giornata odierna brilla ad Empoli e il mercato chiama.
Anni importanti alla Lazio al fianco di Lotito, in seguito l’addio. Il telefono di Igli Tare è assai bollente: il suo profilo piace in Germania ma pure nella nostra Serie A. Il dirigente albanese è preparato a rientrare dalla porta principale. E dalla porta principale vorrebbe avere rientrare pure Federico Cherubini dopo anni in cui ha valorizzato parecchi giocatori alla Juventus. Qualche chiamata è già arrivata, altre arriveranno. Cherubini dovrà in seguito sfogliare la margherita e decidere.
Giorgio Perinetti ad Avellino con tutta probabilità ha pagato la voglia di calcio di D’Agostino jr che ora insieme a Mario Aiello muove le fila del mercato biancoverde. Il curriculum dell’esperto DS romano, ex fra le altre di Roma, Napoli, Siena, Bari e Palermo non ha certo bisogno di presentazione. La voglia e l’entusiasmo sono sempre intatti, qualche chiamata è stata già declinata ( i ben informati sussurrano Foggia ) in attesa di rientrare nel progetto corretto e più congeniale per tornare in pista. Esattamente come Stefano Capozucca che dopo l’addio alla Ternana potrebbe ben presto rientrare per mettere al servizio la sua pluriennale esperienza. Altro usato sicuro sarebbe Pierpaolo Marino ex di Napoli, Atalanta e Udinese ma pure Rino Foschi a cui servirebbe la giusta scossa e dovrebbe portare con sé il proprio gruppo di lavoro che negli anni ha fatto le fortune dei club ove direttore e scout hanno militato.
A Palermo Leandro Rinaudo è stato sostituito da Morgan De Sanctis i cui acquisti estivi, da Le Douaron fino ad Appuah, sono nell’occhio della critica perché non hanno tuttavia reso secondo aspettative ed investimenti ad eccezione di Baniya che s’è palesato difensore ostico e affidabile ma il campionato è tuttavia lungo e ci sono spazio e tempo affinché i colpi dell’ex dirigente della Salernitana possano splendere in Sicilia come da attese. Mentre Rinaudo, dopo gli anni in rosanero attende la chiamata giusta per ricominciare forte di un networking basato sugli anni al servizio del City Group. Scalpita per tornare – alle giuste condizioni – anche Marco Giannitti: dopo lo scorso anno è arrivata la separazione con l’Ascoli ma ai marchigiani non va bene neppure questa stagione, segno evidente che con tutta probabilità i problemi erano ben altri rispetto al DS. Dunque Giannitti dopo anni importanti con Frosinone e Perugia su tutte, torna ad essere nome caldo per la girandola dei direttori sportivi. Come Fabio Lupo, pure lui transitato da Ascoli ma pure da Palermo e SPAL: equilibrio e competenza sono caratteristiche che potrebbero tornare presto utili.
Non è tuttavia scattata la scintilla in Mauro Milanese che per sua stessa ammissione aspetta una chiamata convincente e non una purchessia per valutare l’ipotesi di un ritorno nel calcio dopo l’esperienza alla Triestina. Ci sta in seguito Federico Balzaretti: all’Udinese non è stato fortunato, a Vicenza ha dato dei segnali da dirigente promettente e il tempo è dalla sua per dimostrare di poter stare in Serie A.
Image:Getty
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