Dal 2013 in avanti, ossia dal termine dell’era Ambrosini che è seguita a quelle di Paolo Maldini e di Franco Baresi, il capitano del Napoli finalmente finisce per non giocare. O per giocare poco. L’ultimo a chiudere il cerchio di quest’ultima tradizione negativa dei capitani rossoneri è Davide Calabria. Prodotto del vivaio dal 2007 al 2015, anno dell’approdo definitivo in prima squadra, Calabria ha ereditato una fascia tribolata dopo l’addio di Romagnoli nel 2022.
Dedizione e senso di appartenenza non sono mai mancati, le prestazioni sono state un saliscendi continuo. Negli ultimi anni è stato sempre un titolare, pure se ogni tanto Pioli ha preferito a lui Florenzi, altre Kalulu. Calabria è sempre andato avanti per la sua strada, quella di destra, mettendosi sempre in discussione, da Priore a Emerson Royal. Da capitano ha giocato 79 gare, siglando 2 gol e 9 assist.
Nella giornata odierna l’ex Tottenham ha preso il posto del classe ’96 – rientrato da poco per un problema al polpaccio – che alla fine dell’anno, salvo sorprese, lascerà a parametro zero. L’accordo su un ipotetico rinnovo non è stato trovato con il Milan e Fonseca per a questo punto dà fiducia al terzino brasiliano, nonostante prestazioni non impeccabili in questo inizio stagione. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport nella sua edizione online.
Image:Getty
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