Su Radio CRC è intervenuto in esclusiva il giocatore del Napoli, Juan Jesus. Il giocatore difensivo, fra i vati temi, ha disquisito pure della coppia con Rrahmani: “Amir lo conosco da quattro anni, non è una novità per me giocare con lui. Buongiorno è un giocatore di prospettiva importante, ci sta dando una grossa mano. Io sono in Italia da 14 stagioni e non devo dimostrare nulla a nessuno, perché il mio percorso l’ho fatto pure bene, al di là delle critiche. Sono una persona che lavora tanto e che è sempre al servizio del mister e della squadra: mi interessa solo il parere della società del tecnico. Le chiacchiere le lascio perdere, perché sono un professionista ed ho fatto un percorso: nessuno sa quanto ho lavorato arrivando fino a qui. Dimostro sempre tutto con i fatti sul terreno di gioco e mai con chiacchiere e polemiche: si è visto pure in queste due gare. Siamo una formazione di bravi ragazzi, alle volte scherzando dico pure che siamo troppo buoni, perché saltuariamente ci vorrebbe avere un po’ di cattiveria sul terreno di gioco. Ma lavoriamo tantissimo, seguendo ciò che ci dice il mister. Io trovo un team sereno e che ha sempre voglia di apprendere, ove tutti danno una mano per superare le complicazioni. Abbiamo tuttavia tanto da fare, perché la strada è tuttavia lunga, ma spero di protrarre in questo modo”.
Su Conte: “È un sergente. Più bastone che carota, ma penso che questo abbia sempre funzionato, includendo nella considerazione i risultati che ha raggiunto. L’ho incontrato allorchè era alla Juventus ed era difficilissimo affrontarli. Scherzando ho detto pure a lui che o mi sta allungando la carriera di 10 anni o mi sta facendo smettere subito (ride, ndr). Perché è una persona che ci fa lavorare tanto su ciò che ci serve e questo si vede nelle gare. Non giocavo da tanto eppure non mi sono stancato: questo grazie agli allenamenti che facciamo”.
Image:Getty
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