Emanuele Giaccherini, a questo punto opinionista di Dazn, parla di Napoli-Juventus, da doppio ex della partita: “È sempre una partita speciale per i tifosi del Napoli che la aspettano tutto l’anno. Con la casacca della Juve ci ha dato quella coscienza di essere vincenti. Eravamo la squadra da battere. Mentre con il Napoli dovevamo dimostrare di essere al pari di quella Juventus che sembrava imbattibile ma era alla nostra portata. Ma a questo punto nella giornata odierna qualche cosa in più nello spirito e nella coscienza”.
Che partita si aspetta?
“La distanza in classifica fra le due squadre è notevole oltre che non attesa. La Juve in estate ha fatto un mercato molto importante, il Napoli sembrava un cantiere aperto, ma avevo grandissima fiducia in Conte. 13 punti di differenza sono parecchi dell’anno ma fra Napoli-Juve può essere una partita della svolta per tutte e due. Se il Napoli dovesse vincere consoliderebbe il primato. Il successo di Bergamo è stata una grande testimonianza del valore della squadra”.
Merito di Conte?
“Antonio ha trovato la sua quadra e i suoi uomini. Conte ti migliora perché ti dà fiducia. Fa sentire importante chi gioca e chi gioca meno. In seguito nel lavoro fisico ti fa arrivare all’incontro sempre pronto. Ti spreme tanto pure a livello mentale. Arrivi sempre con la concentrazione e sai ciò che devi fare sul terreno di gioco. È un allenatore che sa darti qualche cosa pure dal lato umano: ti chiama per nome ed è importante per un giocatore, ti fa sentire parte integrante”.
A lei cosa ha dato in maggior misura?
“Sono diventato Giaccherinho dopo un gol di Juve-Bologna in coppa Italia. Era la sfida della consacrazione perché mi aveva voluto tantissimo alla Juve, andando pure un po’ contro l’opinione pubblica, ma quella prestazione dimostrò a tutti che quella scelta era stata azzeccata”, ha riferito ai microfoni de Il Mattino.
Image:Getty
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