Rafael Leao potrebbe pertanto essere come Khvicha Kvaratskhelia. Perché come lui aveva avuto un’offerta molto alta, con il Milan che ma non aveva voluto cederlo nonostante fosse intorno alle tre cifre. Meno dei centoventi proposti dal Paris Saint Germain per il georgiano, solamente sei mesi prima di acquistarlo per 75. Lì la differenza è stata palpabile, causa diktat di Antonio Conte di non cedere Khvicha per nessun motivo, in estate. Osimhen sì, Kvara no. Ed è stato in questo modo che, dopo gennaio, uno gioca al Galatasaray (e il Napoli ha dovuto spendere soldi per Lukaku, non più trascinante come i primi anni di Inter), l’altro al PSG come preventivabile dall’estate.
Ecco, la situazione di Leao rischia di essere tuttavia più esplosiva. Perché c’è stato un rinnovo a 6,5 milioni di euro all’anno che è tuttavia in essere fino al 2028, ma le offerte potrebbero essere sempre oltre al ribasso. Rischia la panchina, è un caso, sarà difficile arrivare pure solo a una proposta da circa 70-80. Un po’ come Osimhen la scorsa estate, insomma. Meglio non attendere troppo in caso di offerta di discreto livello, perché se è vero che ha una clausola di circa 175 milioni valida fino al 15 luglio, ecco che con tutta probabilità nessuno ci arriverà nemmeno lontanamente a quella regione.
Una situazione che è esplosa ulteriormente nelle ultime settimane. Perché la crisi sta rapidamente peggiorando, fra un’unità di intenti andata a farsi benedire e l’ingigantimento di purchessia virgola fuori posto. Una trasmissione oramai arrivata ai titoli di coda.
Image:Getty
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