“Diego mi amava, ero l’unico che gli diceva certe cose”. Parla in questo modo Salvatore Bagni, ex compagno del Pibe de Oro, mentre è in corso il processo per la morte. A Il Giornale l’ex Napoli ha spiegato che non sta seguendo le ultime vicende: “Mi farebbe troppo soffrire farlo. L’immagine di Maradona che conservo nel cuore è diversa. Nel 2005 lo ospitai per molto tempo nella mia casa di Cesenatico. In breve tornò in forma e i problemi di dipendenza sembravano superati”.
Purtroppo ma non era in questo modo.
“Diego aveva bisogno di qualcuno capace di intervenire allorchè le crisi di astinenza diventavano dolorose e lui ricadeva in tentazione. Per uno come Diego condurre una vita normale non era possibile. La pressione lo ha schiacciato. Nei mesi in cui è stato nostro ospite, faceva una vita serena. La mattina alle 7 andavo a svegliarlo e andavamo insieme alla Scuola Calcio Maradona ove insegnava ai bambini tornando egli stesso un bambino…”.
Allorchè tornò in Argentina ricominciarono i guai.
“Diego sapeva che alcol e droga lo avrebbero distrutto. Io ho fatto il possibile per aiutarlo. Tuttavia nella giornata odierna ci sta un legame forte con la sua famiglia. E l’eco delle parole di Diego: ‘Salvatore, mio hermano’. Ma vi rendete conto? Maradona che scrive a me che ‘sono il più grande’. Grazie Diego, ti vorrò sempre bene”.
Image:Getty
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