L’Inter corre e deve mantenere il ritmo. Del Barcellona, che fra appena tre giorni sarà in visita a San Siro, ma anche di un calendario ingestibile e dei parecchi stop. Ieri il report su Lautaro Martinez: elongazione agli adduttori, di norma ci vorrebbero per lo meno dieci giorni, ma l’eccezionalità di una semifinale di Champions potrebbe accorciare i tempi. Qualche speranza per Benjamin Pavard, mentre nella giornata odierna con il Verona saranno assenti Calhanoglu e lo stesso Inzaghi.
Inzaghi sceglie il campionato. Ed è una scelta logica, l’avevamo ipotizzata pure su queste pagine. Per certi versi inevitabile: Dumfries e Thuram sono da preservare, Acerbi e Mkhitaryan devono fare i conti con la carta d’identità, Dimarco è in debito di forze, e via dicendo. Con l’Hellas, per lo meno a giudicare dalle prove della vigilia, andrà sul terreno di gioco una formazione di seconde linee. Qualcuno, Taremi e Asllani, è chiamato a confermare il proprio valore, ma non sono discorsi nuovi.
E se il Napoli… È il grande interrogativo. L’Inter gioca dopo gli azzurri di Conte, ma non in questo modo tanto: al Via del Mare di Lecce si scenderà sul terreno di gioco alle 18, al Meazza alle 20.45. Troppo poco tempo per ritornare su una formazione – se la notte avrà confortato il consiglio – già comunicata alla squadra. A maggior ragione, a quel punto, spetterebbe agli uomini scelti per una gara di un torneo riaperto all’improvviso dimostrare di essere da Inter. Si è detto per mesi che Inzaghi avesse al servizio due squadre: la prova del nove è in arrivo questa sera.
Image:Getty
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