Nella giornata di ieri, in concomitanza dell’arrivo della sesta tappa del Giro d’Italia, c’è stato un incontro fra il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il ministro dello sport Andrea Abodi per parlare della riqualificazione dello stadio Diego Armando Maradona in ottica di Euro 2032. “Sono pronto ad accettare il ruolo di commissario per lo stadio” ha riferito il primo cittadino del capoluogo campano, ma quali poteri avrà Manfredi.
A spiegarlo è stato lo stesso Abodi, in una conversazione a Il Mattino circa due settimane fa e che lo stesso normale stamattina ha recuperato: “Ci saranno procedure semplificate che dovranno necessariamente agevolare l’iter togliendo qualche alibi. Dobbiamo conquistare un intento diffuso che riguarda tutti gli stadi italiani tranne rare eccezioni. Il Governo ha già spiegato a Manfredi ove può arrivare sia in termini di supporti amministrativi che finanziari. Con un pacchetto di opportunità: sarà assente un “fondo perduto”, ci saranno investimenti, piccole quote di investimenti, garanzie, contributi in conto interesse tramite il credito sportivo e culturale”.
Su queste basi Manfredi ha incontrato De Laurentiis, al quale ha consegnato il Masterplan “Riqualificazione stadio Maradona e riapertura del terzo anello”. Un incontro tuttavia interlocutorio con la netta sensazione che il Comune tuttavia ha messo in chiaro un concetto: con o senza la Ssc Napoli andrà avanti per il restyling. E ci sta già un cronoprogramma con i lavori che potrebbero iniziare prima del prossimo campionato. La capienza passerà da 52mila a 60-62mila posti.
Image:Getty
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