70 a febbraio. Una vita al Napoli. Tommaso Starace, storico magazziniere del Napoli, si è raccontato ai taccuini dell’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport: “Ho la mia età, ne sono consapevole. De Laurentiis mi ha riferito che potrebbe esserci un altro ruolo per me. Ho realizzato i sogni, mi sono divertito un sacco e non ho mai avvertito il peso della fatica, pure se in passato preparare per 20-25 giocatori emancipatamente non era un giochino. Ma era ciò che volevo.
Maradona? Il più grande di tutti e di tutti i tempi, con un’umanità straordinaria. Ci ha spiegato come si faceva a diventare campioni d’Italia, a conquistare le Coppe. Ma io ho avuto la fortuna di essere come pure sono: ho voluto bene a chiunque e sono stato ricambiato.
Mertens? È diventato un famigliare, un figlio. È nata una simpatia immediata che è diventata empatia. E il tempo ha rafforzato questo nostro rapporto. Un’immagine da scegliere? E come si fa! Io ho tutto in testa. Tuttavia, se proprio devo, allora dico la finale di Coppa Uefa a Stoccarda, la squadra a festeggiare con i tifosi, li chiamavamo e non sentivano per la premiazione. Andai, presi Diego in braccio di peso: ci sta da alzare la Coppa”.
Image:Getty
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