“Molti anni fa lo incontrai alle Maldive. Uno stakanovista sul lavoro, come me”. Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, parla in questo modo del rapporto con Antonio Conte. ADL è il protagonista dell’intervista (a sigilla di Paolo Condò) che sarà pubblicata domani, in edicola e in versione digitale, sulle pagine di 7, inserto del Corriere della Sera, della quale sono filtrate diverse anticipazioni: “È evidente che siamo entrambi innamorati di ciò che facciamo, e questo per me è un aspetto vitale”.
Durante la chiacchierata, De Laurentiis risponde in questo modo a Condò, allorchè il giornalista gli ricorda la sua caratterizzazione di patron vulcanico e polemico: “Lei dice polemico, io rispondo visionario. A 34 anni mi sentii abbastanza maturo per pronunciare la frase fatidica: ora si fa come dico io. Ed è andata piuttosto bene”.
Alla fine dell’intervista, il ritratto che emerge è quello di un personaggio che si è mosso fra i vari settori con determinazione, desideroso di conquistare gli obiettivi senza risparmiarsi la gavetta a cui il padre e lo zio lo abituarono da giovane: “Mi fecero iniziare come aiuto segretario di produzione”.
Image:Getty
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