Christian Chivu può già rischiaro? È una domanda lecita se si pensa che l’allenatore, dopo la straordinaria vittoria per 5-0 della prima di campionato contro il Torino, ha già collezionato due sconfitte. Meno sei rispetto a Napoli e Juventus – che sono gare forte – significa essere paragonabile all’annata di Gian Piero Gasperini, anno del signore 2011-12, che dopo portò all’arrivo di Claudio Ranieri (esonerato) e dopo Andrea Stramaccioni, con otto gare pure incoraggianti salvo dopo non riuscire a tenere la barra dritta nella annata successiva.
La scelta è sembrata rischiosa sin dall’inizio. Perché Chivu – sicuramente un buon interprete dell’Inter sul terreno di gioco – è stato scelto come soluzione di ripiego, laddove ci potevano essere pure altri candidati. Uno su tutti Patrick Vieira, ma forse era Massimiliano Allegri la scelta di Giuseppe Marotta che, tuttavia, è stato prenotato dal Milan che adesso ha tre punti in più dei nerazzurri.
Del resto Chivu si è salvato con difficoltà a Parma. Sotto di due gol contro i bergamaschi, nell’ultima gara, ha rimontato e vinto, chiudendo la pratica. Ma si è salvato grazie a vittorie con Bologna e Juventus, a pareggi con Lazio, Inter, Fiorentina e Napoli, perdendo punti con quasi tutte le pari grado: Monza e Verona un solo punto, sconfitte con Empoli, Como e Udinese. Insomma, era e rimane una scommessa. A questo punto c’è l’Ajax e dopo il Sassuolo: nell’ultima stagione, con Scudetto stravinto da Simone Inzaghi, erano arrivate due sconfitte.
Image:Getty
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