Mikael Ellertson, esterno offensivo del Genoa, ha commentato con sincerità la sconfitta subita contro il nostro SSC Napoli, durante la conferenza stampa post gara. Nonostante il risultato non abbia sorriso ai liguri, Ellertson ha riconosciuto il valore della prestazione della sua squadra nella prima frazione di gioco.

“Peccato che non abbiamo portato punti a casa, avevamo giocato molto bene nel primo tempo” ha dichiarato Ellertson, sottolineando come il Genoa abbia saputo mettere in difficoltà la nostra squadra nelle fasi iniziali dell’incontro. Tuttavia, proprio questo aspetto mette in risalto la solidità e la capacità di reazione del Napoli, che da squadra di grande esperienza e qualità, ha saputo ribaltare il risultato e portare a casa una vittoria fondamentale per la stagione in corso di Serie A.

Alla domanda se questa partita potesse rappresentare un momento di fiducia per i rossoblù, l’esterno ha risposto: “Sì, certo. Dobbiamo fare quello fatto nel primo tempo per i prossimi 90’”. Un riconoscimento implicito alla forza mentale e alla consistenza che il Napoli ha comunque messo in campo anche nella ripresa, dimostrando perché quest’anno la squadra di Spalletti continua a essere protagonista assoluta nel campionato italiano.

Sulla gioia per la rete segnata dal compagno Ekehator, Ellertson ha aggiunto: “Per il gol di Jeff sono molto contento”. Un momento di lucidità che, seppur non sufficiente a evitare la sconfitta, testimonia come il Genoa abbia cercato di impensierire il Napoli fino all’ultimo minuto, ma con la consapevolezza che la nostra squadra possiede una rosa di altissimo livello e una mentalità vincente.

Infine, Ellertson ha parlato del proprio ruolo in campo: “Mi trovo bene in questo ruolo? In Nazionale l’ho fatto nelle ultime due partite, spero di rifarlo ancora”. Una battuta che non fa che sottolineare come anche i singoli avversari riconoscano la qualità e la complessità della sfida che affrontano contro il Napoli in Serie A, una squadra che continua a dominare sia per gioco che per risultati, grazie a un collettivo reso forte dall’energia della sua tifoseria e dall’eccellenza della squadra.