Intervista esclusiva
Nel cuore del Festival dello Sport di Trento, Luciano Spalletti, ex ct della Nazionale, ha dedicato parole importanti alla squadra azzurra guidata da Gennaro Gattuso, ma anche a Francesco Pio Esposito, giovane talento che ha appena timbrato il suo primo gol con l’Italia. Da napoletano, non posso che condividere con orgoglio le parole dell’allenatore che ha segnato la storia recente dell’SSC Napoli: “Io mi fido di Gattuso, sono certo che riuscirà a portare continuità a questo percorso della Nazionale, proprio come ha già dimostrato. A livello tattico ha fatto un buon lavoro: l’idea delle due punte vicine ha dato soluzioni soprattutto in partite difficili come quella contro Israele. Il gioco verticalizzato ha portato risultati concreti. E poi c’è Pio, è un campione vero, con grande testa sulle spalle. Da lui possiamo aspettarci altre giocate di grande livello, come quella che ha fatto vedere ieri sera”.
Spalletti non si è sottratto a una valutazione sulla corsa-scudetto in Serie A, dove per lui il Napoli è protagonista assoluto: “Secondo me Napoli e Inter partono alla pari, hanno le stesse chance. Juventus e Milan sono un po’ più indietro, soprattutto per quanto fatto nella passata stagione, ma restano solide opzioni. Il Milan ha la certezza Allegri e giocatori di grande carattere, a sua volta la Juventus può contare su esterni dinamici, molto importanti nel nostro calcio moderno, e un tecnico come Tudor che ritengo molto valido e serio”.
Il campionato, secondo Spalletti, si conferma equilibrato: “Per ora nessuna vera sorpresa, anche se il Como sta facendo bene e dimostra come la mentalità del proprio allenatore sia fondamentale. Quando una squadra costruisce azioni e trova gol attraverso il palleggio è sempre una grande emozione per chi ama il calcio. Tra le prime quattro, poi, c’è quella qualità che ci aspettiamo; Sarri presto farà vedere le sue idee, anche se spero che Pioli riesca a sistemare le cose al Milan. Sarà una Serie A molto livellata”.
Sui singoli, Spalletti ha speso una parola su Leao, talento del Milan: “Può ricoprire più ruoli, ma deve essere lasciato un po’ libero per esprimere il suo calcio. Allegri è bravissimo a posizionare i giocatori nel modo migliore, scommetto che riuscirà a farlo decollare”.
Infine, qualche battuta sulla sua carriera e il futuro: “Mi si attribuiscono molte voci ma nessuno mi ha realmente cercato, e ritengo giusto rispettare gli allenatori in carica. La Premier è il campionato più bello e se dovessi andarci dovrei prima migliorare il mio inglese”. Sulla sua forma: “Sto benissimo, nonostante tutto quello che è successo, e ho ancora tanto veleno da iniettarmi per affrontare le sfide”.
Spalletti ha chiuso con una riflessione su due club che hanno un peso storico nel calcio italiano: “La Roma di Gasperini ha subito mostrato forza e intensità con un gioco che logora gli avversari. Ora però deve trovare quel giocatore capace di fare la differenza negli episodi decisivi. Per quanto riguarda la Fiorentina, club dove sono cresciuto da ragazzo, mi dispiace vederla faticare. Fortunatamente c’è un allenatore come Pioli, un tecnico che conosce il calcio e saprà risolvere le difficoltà”.
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