Torino-Napoli, derby di ex e rimpianti: Conte sfida il Napoli a casa sua

Torino-Napoli tra affari e rimpianti: la sfida dei mille ex. Per Conte è un derby a casa sua

Urbano Cairo e Aurelio De Laurentiis, due presidenti che parlano la stessa lingua. Nel calcio italiano, la collaborazione tra l’SSC Napoli e il Torino Calcio si basa anche su rapporti personali solidi e consolidati nel tempo. A rivelarlo è stato lo stesso patron granata, Urbano Cairo, che ha raccontato come dopo ogni trattativa conclusa fra le due società segua sempre una telefonata di cortesia con De Laurentiis. Una sorta di tradizione scaramantica che rafforza un asse di mercato particolarmente attivo in Serie A. L’unica eccezione recente a questa regola è stata la trattativa per Simone Verdi, affare complicato e meno fortunato rispetto agli altri, concluso nel rush finale dell’ultima sessione di mercato.

Nel corso degli anni, lo scambio di giocatori tra Napoli e Torino ha dato vita a numerosi trasferimenti che lasciano intravedere una sincera collaborazione tra i club, due delle realtà più importanti della Serie A. A dimostrazione di questo, in occasione della partita odierna al Grande Torino, i tifosi potranno riconoscere diversi ex giocatori con storie intrecciate fra le due squadre.

Curiosa la situazione relativa al difensore Alessandro Buongiorno, capitano granata fino a poco tempo fa, che si prepara a fare ritorno in campo ma probabilmente partirà dalla panchina. L’operazione più onerosa in questa relazione commerciale resta quella per Nikola Maksimovic, una cifra intorno ai 35 milioni di euro che resta il trasferimento più costoso fra Torino e Napoli. Anche il portiere granata Vanja Milinkovic-Savic è un volto noto in questi scambi: ha infatti una vasta esperienza allo Stadio Olimpico Grande Torino, impianto che oggi ospiterà il match.

Nel Napoli, invece, è da notare la presenza di Eljif Elmas, centrocampista macedone che in passato ha indossato la maglia granata. Tra gli ex che incroceranno il loro percorso sul campo c’è anche Lorenzo Lucca, talento nato a Moncalieri e cresciuto proprio nel vivaio del Torino fino ai 15 anni prima di cercare fortuna altrove, a Palermo e Pisa. Un vero rimpianto per il settore giovanile torinista. Per il Napoli, poi, c’è il ricordo di Giovanni Simeone, il “Cholito” che ha lasciato ottime impressioni al Maradona prima di trasferirsi altrove. Accanto a lui tra le fila granata, protagonista sul mercato in momenti non favorevoli per il Napoli, gioca anche Cyril Ngonge, acquisto arrivato forse in tempi sfortunati.

E sul fronte tattico e tecnico c’è Antonio Conte. L’attuale allenatore dell’SSC Napoli torna spesso a Torino, città che considera casa, dove risiede la sua famiglia. Il suo passato da giocatore lo ha visto affrontare il Torino per sedici volte, con un bilancio personale di sei vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte, oltre a segnare tre gol ai granata, suo “bersaglio” preferito insieme a Milan e Brescia. Come allenatore, lo scontro di oggi sarà il suo decimo confronto contro il Torino: finora Conte non ha mai conosciuto la sconfitta, con sette vittorie e due pareggi a suo favore.

In questa sfida tra due club dalla storia ricca e intessuta di rapporti umani e di mercato, il Napoli di Antonio Conte tenterà di consolidare la propria posizione in Serie A, affrontando il Torino con la consapevolezza di un legame speciale che va ben oltre il campo di gioco.