Nel pomeriggio di NEWS Radio, al centro della discussione è stato l’ex calciatore Massimo Orlando, che ha offerto un’analisi lucida e senza filtri sulla situazione attuale della Serie A, con uno sguardo attento al futuro delle big italiane.
Sulla delicata sfida di questa sera tra Lazio e Juventus, Orlando si mostra cauto:
“La partita si preannuncia tutt’altro che semplice. La Lazio sta vivendo un momento complicato, ma anche la Juve non naviga in acque tranquille. Quel pareggio a Madrid ha dato qualche segnale di ripresa alla Vecchia Signora, ma vorrei che la società avesse il coraggio di ammettere quello che molti altri non hanno fatto. La Juventus è lontana da quella squadra vincente che conoscevamo, e serve tempo prima di tornare al top. Troppi giocatori non sembrano all’altezza di questa maglia, è fondamentale essere onesti e non illudere i tifosi”.
Quando gli si chiede se la Juventus sia difficile da allenare, anche sotto l’aspetto motivazionale, Orlando aggiunge:
“Il problema non è solo nell’allenatore Tudor. Negli ultimi 4-5 anni la Juve è stata teatro di continui cambi dirigenziali e di scelte poco efficaci sul mercato. A parte qualche elemento di spicco, la rosa attuale è mediocre per gli standard juventini. Se questa sarà la Juventus, temo possa chiudere anche oltre la settima-ottava posizione. Il ritorno ai vertici passa inevitabilmente dal trovare dirigenti competenti e giocatori di qualità. Senza questo, il periodo negativo si protrarrà a lungo. Serve una programmazione seria a livello societario”.
Spostando l’attenzione sul Milan, attualmente capolista in Serie A, Orlando sottolinea:
“Gimenez sta diventando un punto fermo: più dinamico, più presente in campo, un vero valore aggiunto che contribuisce ai risultati. Il Milan ha tutte le carte in regola per vincere lo scudetto. La solidità della squadra è evidente, con acquisti mirati che hanno rafforzato soprattutto il reparto difensivo, aumentando la qualità complessiva”.
Capitolo Roma e il confronto tra Gasperini e Dybala:
“Ho apprezzato molto Gasperini. Pur riconoscendo le qualità di Dybala, un giocatore di grande classe, certe dichiarazioni pubbliche non sono mai opportune. Personalmente, la Roma mi è piaciuta sotto il profilo dell’intensità e delle idee di gioco, anche se è chiaro che negli ultimi 20 metri la squadra ha ancora delle lacune evidenti”.
Infine, un commento sulla sfida a venire tra SSC Napoli e Inter, gara che potrebbe rivelarsi cruciale nel prosieguo della Serie A:
“Ho notato con dispiacere come Antonio Conte fatichi a gestire contemporaneamente impegni di campionato e coppe. Non è una novità degli ultimi anni, anzi sembra un limite consolidato. Quest’anno le difficoltà sono ancor più tangibili a causa degli infortuni, ma subire sei gol dal PSV è un campanello d’allarme preoccupante. Questa partita contro il Napoli sarà davvero uno spartiacque per testare la reale competitività dell’Inter”.