Gattuso abbandona il 4-2-4: con Norvegia torna al 3-5-2

Gattuso abbandona il 4-2-4: con Norvegia torna al 3-5-2

L’Italia di Gennaro Gattuso si prepara a una sfida che avrà più il sapore di un esame che di una qualificazione. Domani sera, a San Siro, la Nazionale affronterà la Norvegia, squadra che ha dominato il girone di qualificazione ai prossimi Mondiali in modo incontrastato e che lunedì potrà festeggiare ufficialmente il ritorno in Coppa del Mondo dopo 28 anni di assenza. Per gli azzurri, già condannati ai play-off, questo match sarà soprattutto un banco di prova per verificare i propri progressi e limiti in vista dell’imminente sfida decisiva di marzo.

La Norvegia ha impressionato tutti e si presenta al confronto con un record strabiliante: sette vittorie in altrettante partite, una differenza reti di +29 e una media di quasi 5 gol a partita (4.7). Un rendimento che non lascia dubbi sulla forza degli scandinavi, capaci di dominare un girone complesso e relegare l’Italia ad un ruolo marginale. La differenza rispetto a venticinque anni fa è evidente: se nel 1998 gli azzurri eliminarono proprio la Norvegia agli ottavi di finale di Francia ’98 grazie a un gol di Christian Vieri, oggi sono proprio i norvegesi a giocarsi la qualificazione diretta ai Mondiali, mentre l’Italia dovrà accontentarsi della fase a eliminazione dei play-off prevista per fine marzo.

La sconfitta di Oslo è stata una mazzata che non ha lasciato margini di discussione. Il gruppo italiano, in autunno, ha mostrato però alcuni segnali di crescita e una certa compatezza, anche se non sono bastati a invertire la rotta. La sfida di domani sarà dunque l’occasione per testare fino a che punto questa fase di ricostruzione sia già percorribile, soprattutto in vista dei play-off in programma con la semifinale del 26 marzo e la possibile finale del 31 marzo.

Contro la Moldova, appena due giorni fa, si è vista probabilmente la peggior Italia guidata da Gennaro Gattuso: imposto un ampio turnover, forse eccessivo, e un esperimento di modulo ultra offensivo con ben quattro attaccanti in campo (Orsolini, Raspadori, Scamacca e Zaccagni). Una scelta dettata dall’impegno contro la nazionale più bassa nel ranking FIFA (156esima), utile solo a tentare una goleada. Tuttavia, quello schieramento non potrà essere ripetuto contro avversarie di ben altro livello, né domani né in futuro nei match decisivi.

Per la partita di San Siro, Gattuso tornerà quindi a un assetto più equilibrato con la difesa a tre, una cabina di regia affidata a Manuel Locatelli e due esterni come Federico Dimarco e Matteo Politano. In attacco, spazio a Andrea Retegui e tra i pali confermato Gigio Donnarumma. L’allenamento pomeridiano a Milanello sarà cruciale per valutare le condizioni fisiche della squadra, in particolare di Riccardo Calafiori, ancora alle prese con un lavoro differenziato a Coverciano e lontano dal pieno recupero.

Il programma della vigilia è fitto e ben organizzato:

  • 14.30: conferenza stampa di Gennaro Gattuso e Federico Dimarco;
  • 15.15: rifinitura dell’Italia sul campo di Milanello;
  • 17.45: conferenza stampa della Norvegia;
  • 18.30: rifinitura degli scandinavi a San Siro.

Nella cornice di San Siro, dunque, la Nazionale proverà a ritrovare soprattutto certezze tecniche e mentali, in attesa di capire quale sarà la via d’uscita da un girone che ha premiato una squadra di grande qualità e ambizione, capace di imporre un calcio spettacolare e cinico. L’appuntamento di domani non avrà dunque valore in termini di qualificazione, ma sarà un passaggio cruciale per la preparazione delle sfide decisive che attendono l’Italia nei prossimi mesi.