La Roma ritrova la vittoria in campionato nel modo più importante, conquistando tre punti fondamentali nella corsa alla qualificazione in Champions League. Al termine di una partita combattuta, i giallorossi hanno infatti superato il Como per 1-0 all’Olimpico, grazie alla rete decisiva di Wesley nel secondo tempo (60′). Un risultato che cancella le recenti delusioni subite contro Napoli e Cagliari e giova tanto alla classifica quanto al morale di una squadra che ha mostrato grande maturità e determinazione.
La gara ha offerto uno spettacolo tattico interessante, con Gian Piero Gasperini che ha imposto alla Roma una preparazione meticolosa e una strategia efficace contro il gioco fluido degli ospiti, guidati da Cesc Fabregas. Durante i primi 45 minuti, la formazione capitolina ha dominato il ritmo di gioco, bloccando il Como con un pressing alto e intenso che ha soffocato la costruzione dal basso tipica dei lombardi. Costretto a forzare le giocate, il Como non è mai riuscito a rendersi davvero pericoloso, mentre la Roma ha creato diverse occasioni da gol, anche se senza concretizzare.
Nel secondo tempo il Como ha tentato di reagire, alzando il proprio baricentro e provando a spingere sull’acceleratore, ma la difesa romana, ordinata e attenta, ha saputo contenere con sicurezza ogni tentativo di pareggio. Il gol di Wesley al 60’ ha sbloccato il risultato: un lampo decisivo che ha permesso alla Roma di gestire la partita con intelligenza, mantenendo il possesso e senza rinunciare a cercare ulteriori occasioni in avanti. Così la squadra di Gasperini ha portato a casa un successo prezioso, consolidando il quarto posto in classifica e rafforzando la sua candidatura per la prossima Champions League.
Il confronto più atteso, però, si è rivelato quello tra le giovani stelle delle due formazioni: Matías Soulé per la Roma e Nico Paz per il Como. A uscire vincitore è stato Soulé, autentica spina nel fianco della difesa comasca per gran parte del match. Velocità, tecnica e dribbling lo hanno reso quasi imprendibile nelle giocate uno contro uno, e nonostante abbia mancato una finalizzazione personale migliore, è stato lui a sbloccare di fatto la partita con l’assist perfetto per il gol di Wesley. Nel post partita, Cesc Fabregas non ha nascosto l’apprezzamento per il talento dell’argentino, riconoscendo in lui un futuro brillante e da top player.
Al contrario, Nico Paz è apparso più in ombra, condizionato da una settimana complicata e dal marcamento stretto di un solido Hermoso che lo ha neutralizzato efficacemente, limitandone il coinvolgimento nel gioco. Questo confronto diretto tra i due giovani ha fatto emergere quanto la cura tattica e la spinta individuale di Soulé abbiano pesato nel successo giallorosso, consegnando alla Roma un risultato di grande valore in chiave qualificazione alla massima competizione europea.