Raspadori ai margini: più spazio avrebbe avuto nel Napoli, ora deve rispondere

Raspadori ai margini: più spazio avrebbe avuto nel Napoli, ora deve rispondere

Giacomo Raspadori, se fosse ancora in forza al Napoli, ieri sera quasi certamente sarebbe stato protagonista dal primo minuto. Nella formazione schierata da Antonio Conte, un 3-4-2-1 pensato per ovviare alle assenze a centrocampo, l’attaccante classe 2000 avrebbe potuto essere schierato in uno dei tre ruoli offensivi, con una preferenza netta per la posizione esterna a sinistra, proprio quella occupata da Elmas durante la partita.

Non è la prima volta che Raspadori dimostra una grande duttilità tattica e capacità di adattamento. Nel corso della seconda parte della scorsa stagione, infatti, quando alcuni infortuni avevano decimato la rosa azzurra – soprattutto in seguito alla partenza di Kvaratskhelia –, il giovane attaccante emerse come protagonista assoluto. Fu lui a trascinare la squadra in momenti chiave, contribuendo in modo determinante alla conquista dello Scudetto. Al termine del campionato, il suo bottino recitò 26 presenze e 6 reti, la maggior parte dal peso decisivo per il successo finale. Su tutti, le due marcature messe a segno nelle ultime quattro giornate, che permisero al Napoli di mantenere appena un passo avanti l’Inter in una volata al vertice serrata per tutti i novanta minuti.

Tuttavia, a differenza di quanto accaduto nelle annate precedenti, queste prestazioni non furono sufficienti a convincerlo a rimanere a Napoli. Raspadori, infatti, ha scelto di intraprendere una nuova strada trasferendosi all’Atletico Madrid, un club ambizioso sotto la guida di Diego Simeone che gli ha rappresentato un’occasione importante per ritagliarsi uno spazio da protagonista.

La realtà spagnola, però, si è rivelata ben più complessa del previsto. La rosa offensiva dei Colchoneros è infatti ricca di talento e di nomi di spessore internazionale: da Antoine Griezmann a Julian Alvarez, passando per Sorloth, Nico Gonzalez e Álex Baena, la concorrenza per Raspadori è agguerrita. Finora il giovane attaccante ha totalizzato poco meno di 400 minuti tra tutte le competizioni, segnando soltanto due gol. Risultati che al momento non bastano a garantirgli il ruolo da protagonista che cercava.

Ieri, sul futuro dell’ex attaccante del Sassuolo, si è espresso anche il suo ex direttore sportivo Giovanni Manna, che ha sottolineato il rapporto speciale instaurato tra Raspadori e il Napoli:

“È un calciatore che ha dato tanto a Napoli e Napoli ha dato tanto a lui. Ha fatto una scelta e va rispettata, ma penso che non lascerà l’Atletico Madrid”.

Tuttavia, secondo fonti vicine al giocatore, il suo desiderio resta quello di rimettersi in gioco in un club importante dove possa avere più spazio e continuità, condizioni che da troppo tempo cerca senza trovare la giusta soddisfazione. In questa prospettiva, la destinazione ideale sembrerebbe la Roma, con cui il suo entourage starebbe intensificando i contatti per una possibile trattativa nel prossimo mercato.

Non va esclusa però la possibilità di un ritorno in Serie A attraverso un’altra squadra di alto livello, come l’Atalanta, che potrebbe valutare la proposta soprattutto in caso di cessione di Ademola Lookman. La Dea, come noto, ha spesso dimostrato una grande capacità di valorizzare giovani talenti offensivi e potrebbe rappresentare per Raspadori l’opportunità perfetta per rilanciarsi nella corsa da protagonista.

In attesa di sviluppi, dunque, rimane alto l’interesse per il futuro di un attaccante che nel calcio italiano ha già dimostrato di poter fare la differenza e che ora cerca soltanto il palcoscenico giusto per confermare tutte le sue qualità.