Matteo Bianchetti, capitano della Cremonese, ha analizzato a caldo la difficile sconfitta subìta in casa contro il Napoli, sottolineando gli aspetti tattici e le difficoltà incontrate dalla sua squadra contro un avversario di altissimo livello.
Una partita complicata per la Cremonese, è dipeso più dall’impostazione tattica degli azzurri o dalla qualità individuale dei loro giocatori?
«Abbiamo interpretato la gara nel modo giusto fin dal fischio d’inizio. Il gol subito su rimpallo è stato decisamente sfortunato e ha pesato molto, perché andare sotto di fronte a una squadra forte come il Napoli rende tutto più impegnativo. Nonostante ciò abbiamo giocato con coraggio, cercando di proporre il nostro gioco, pur consapevoli del valore sia collettivo che individuale dell’avversario. Oggi, in particolare, Hojlund ha fatto la differenza con la sua velocità e la capacità di essere un terminale pericoloso».
Il Napoli ha spesso lanciato in verticale, sfruttando appieno il gioco di Hojlund. Vi aspettavate questa strategia?
«Sì, eravamo pronti a un gioco veloce e diretto da parte loro. Però sappiamo bene che non possiamo concedere troppi raddoppi perché il Napoli ha tanti giocatori di qualità e utilizza anche il rinvio del portiere come arma, prendendo rapidamente campo. Abbiamo provato a leggere la partita secondo queste premesse e credo che, tutto sommato, l’interpretazione sia stata buona. Qualcuno spazio glielo abbiamo lasciato e abbiamo purtroppo subito due gol abbastanza sfortunati. Nel complesso, però, la squadra ha disputato una buona partita, soprattutto considerando il calibro degli avversari».
Come stai fisicamente dopo l’infortunio subito nella partita contro il Lecce?
«Mi sono rotto il setto nasale e ho avuto diversi giorni con problemi di epistassi, quindi sarà necessario giocare per un mese e mezzo con una maschera protettiva per evitare ulteriori colpi».
Durante la partita sono entrati Moumbagna e Johnsen, portando qualità con incursioni e lanci lunghi. Poi però il Napoli ha cambiato atteggiamento, abbassandosi. Come avete reagito?
«Quando il Napoli si è abbassato e ha rinunciato all’attacco in profondità, abbiamo cercato soluzioni alternative per rompere la loro organizzazione. Però sono davvero forti, sia in fase offensiva che, soprattutto, difensiva. Siamo stati bravi a non mollare, ma trovare varchi è risultato molto difficile».
Riguardo alle occasioni create, pensi che a Cremona si potesse fare di più in fase realizzativa?
«In partite di questo livello è fondamentale sfruttare al massimo ogni minima occasione che si presenta. Purtroppo non ci siamo riusciti, ma la squadra ha dimostrato sempre la volontà di reagire e di restare aggressiva, andando a caccia del pareggio sino alla fine. Questo è lo spirito giusto per affrontare avversari di massimo livello».