Chivu contro Conte: dall’episodio a Parma al big match Napoli

Chivu contro Conte: dall'episodio a Parma al big match Napoli

Nel clima sempre più rovente della Serie A, la tensione tra Inter e Napoli si riflette anche nei botta e risposta tra allenatori. Cristian Chivu, tecnico nerazzurro, non si è lasciato scalfire dalle provocazioni di Antonio Conte, e ha risposto con fermezza, nelle dichiarazioni post vittoria contro l’Atalanta: “Non mi interessa quello che dice”. Con una freddezza che richiama i tempi in cui era un solido difensore dell’Inter, Chivu ha scelto di non cadere nella trappola mediatica e di evitare di alimentare ulteriori polemiche. “Non voglio mescolare il calcio con cose che lasciano odore”, ha aggiunto, alludendo indirettamente a quei retropensieri e sospetti che spesso animano le discussioni calcistiche più accese.

Il rapporto tra i due tecnici, tuttavia, ha radici che risalgono a molto prima di questo campionato. Da giocatori, i loro incontri si contano sulle dita di una mano: Conte ha vissuto la gioia della vittoria con l’Italia contro la Romania a Euro 2000, mentre Chivu è ricordato per il significativo 4-0 della Roma alla Juventus nella Serie A 2003/2004. Ma è sul campo da allenatori che il confronto si è fatto decisamente più acceso.

L’episodio più emblematico risale a maggio dello scorso anno, quando Parma e Napoli si affrontarono al Tardini in una sfida decisiva per lo scudetto. Dopo che il Napoli ottenne un pareggio complicato, Conte esplose contro la panchina avversaria, ma non tanto contro Chivu quanto contro il suo vice Antonio Gagliardi, ex collaboratore dello stesso Conte, con cui i rapporti erano rimasti buoni. Le parole furono durissime: “Non vedevi l’ora, non vedevi l’ora! Sei un pezzo di merda, dopo ti vengo a prendere”. Espulsi entrambi, i tecnici dovettero seguire l’ultima giornata dalla tribuna, lasciando in sospeso la tensione tra le due panchine.

La prima sfida di questa stagione ha visto nuovamente i due protagonisti confrontarsi. Al Maradona, l’Inter ha incassato una sconfitta per 3-1 in un match segnato da disorientamento e difficoltà per i nerazzurri, che non sono riusciti a leggere in modo efficiente il gioco proposto dall’avversario. Anche in questa occasione, però, le scintille non sono scattate direttamente tra Conte e Chivu, bensì tra il tecnico nerazzurro e il suo attaccante Lautaro Martinez, evocando antichi dissapori. Nel post partita, il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, ha sollevato critiche contro la direzione arbitrale, ricevendo una pronta risposta dall’ex calciatore: “Non ho bisogno che i miei presidenti facciano i papà. Così sminuisce anche il suo tecnico”. Anche in questa circostanza, Chivu ha preferito non alimentare ulteriormente la polemica, evitando risposte dirette.

L’“odore” evocato da Chivu nelle sue ultime dichiarazioni sembra un chiaro richiamo a quelle tensioni pregresse, in particolare riferendosi ai “retropensieri” che furono al centro delle proteste di Conte durante lo scorso campionato, specie in relazione a episodi VAR giudicati ingiusti o discutibili dalla panchina nerazzurra. Uno scenario di sospetti e tensioni che sembra preparare il terreno per il prossimo incontro cruciale tra Inter e Napoli, previsto per l’11 gennaio al Meazza, un match che potrebbe essere decisivo nella corsa scudetto e che promette di essere carico di emozioni e battaglie tattiche.

Nel frattempo, Chivu continua a mantenere il proprio approccio pacato ma determinato, deciso a difendere i colori dell’Inter con la stessa determinazione di quando scendeva in campo come calciatore. Le schermaglie mediatiche con Conte sono solo un’ulteriore prova che il grande duello per il titolo di Serie A non si gioca solo sul prato verde, ma anche a colpi di dichiarazioni e strategie psicologiche.