Mezza rivoluzione, questa volta. Ancelotti, progressista del pallone e rivoluzionario delle formazioni, si dà una regolata. “Venghino, venghino” al San Paolo signori. Non otto, non sei, ma “solo” quattro novità rispetto all’ultima partita. Ma bastano per dare al Napoli la scrollata necessaria. Quella che la gente s’aspettava per ricominciare la caccia all’Inter e alla Juve in fuga. La “quinta novità”, se proprio si vorrebbe avere, sta nell’atteggiamento degli azzurri, non disposti più a regalare agli avversari spazi, tempo e ritmi da passeggiata in via Caracciolo. No, questa volta il Napoli è immediatamente battagliero. Palleggia, verticalizza, organizza con Fabian e “strappa” con Mertens che è una bellezza, mentre Llorente, in area di rigore, mantiene sulle spine i centrali in maggior misura sui palloni alti. Perché là dinanzi ci sono loro: Nanduccio e Ciruzzo, coppia inedita e ultima invenzione di don Carlo. Ultima, ma pure ragionata. Il corto e il lungo. L’alta velocità e la Circumvesuviana. E, come quasi sempre nella storia del pallone, la cosa funziona anche.
E il Brescia? Beh, il Brescia – pur perdendo – martedì passato aveva faticato assai di meno con la Juve. Palleggio e ritmo napoletani l’imbrigliano, ne rallentano movimenti e ragionamenti, tant’è che solo in coda al primo tempo Balotelli e Donnarumma riescono a vedere – ma poco – il pallone com’è fatto. Poteva e voleva far oltre, la squadra di Corini? Certo, ma Tonali non trova mai spazi per il suo talento e Spalek è costretto a fare a meno a fare il trequartista perché sulla trequarti il Brescia non ci arriva mai. Insomma, messo in questo modo, il Brescia non può proprio niente. E’ obbligato a subire e, inevitabilmente, a capitolare. Cosa che annunciata e puntuale arriva prima del quarto d’adesso: (13’) Fabian cambia gioco per Callejon, il quale in qualche modo e quanto basta invita Mertens al destro che non perdona. E la rete non cambia il ritornello del match. E’ sempre il Napoli, effettivamente, a comandare e il povero Brescia a rinculare. Segna Manolas (18’), ma aiutandosi col braccio e rimedia anche un giallo; più in là (38’) è una combinazione Llorente-Mertens a sfumare per un nulla e dopo, in pieno recupero (48’) è Manolas, su corner battuto da Mertens e fare gol di testa. E sul risultato, in verità, neppure Corini può recriminare.
Ma, è ovvio che, non è chiusa, la sfida. Allorchè si ricomincia, effettivamente, sul terreno di gioco torna un Brescia assai più motivato. Più lucido e convinto di poter recuperare la sfida. E, effettivamente, dopo un gol annullato a Tonali (50’) per un fallo passato di Bisoli su Maksimovic, passa con Balotelli, esordiente del gol proprio su quel campo che avrebbe viceversa voluto calcare da protagonista azzurro. Il corner (67’) lo batte Tonali e Ghoulam lascia al bresciano la comodità del colpo di testa da tre metri. E qui davvero cambia tutto. Il Napoli va parecchio nel pallone. Non gestisce più nulla al centro al campo, mentre il Brescia cresce in intensità, aggressività e seppure fra tanta confusione spaventa parecchio la squadra di Ancelotti. Incredibile Napoli. Dopo aver dominato – e come – per una volta intero ora rischia grosso. E effettivamente sul San Paolo cala il ricordo nero della beffa subita nell’ultima partita: quella contro il Cagliari, dominata e perduta addirittura nel finale.
Prova a correre ai ripari, Ancelotti. Il quale dopo Luperto per Manolas, s’affida a Elmas (per Llorente) e dopo è obbligato a rispolverare Hysaj, sul terreno di gioco al posto di Maksimovic incidentato. Cambia uomini e disegno, il Napoli e è ovvio che, pure Corini aggiusta qualche cosa. Dinanzi, si capisce. E allora, Romulo per Dessena e poco dopo Matri per Spalek. E in questo modo sono di sofferenza per il Napoli gli ultimi minuti. Napoli, che, ma, magari pure perché il Brescia è molto stanco, riesce a rifugiarsi nel palleggio perditempo e, addirittura (97’) sfiora con Elmas il terzo gol.
Vince, dunque, il Napoli, ma di nuovo e alla vigilia della trasferta di Champions con il Genk, si trascina mille pensieri e mille preoccupazioni. Per il Brescia, viceversa, un’altra giornata storta. Ma, con la coscienza in ordine, per lo meno per il buon secondo tempo.
IL TABELLINO
Napoli-Brescia 2-1 (primo tempo 2-0)
Marcatori: 13′ pt Mertens, 50′ pt Manolas, 22′ st Balotelli
Assist: 13′ pt Callejon, 50′ pt Maksimovic, 22′ st Tonali
NAPOLI (4-4-2): Ospina, Di Lorenzo, Manolas (21′ st Luperto), Maksimovic (31′ st Hysaj), Ghoulam, Callejon, Allan, Fabian, Zielinski, Mertens, Llorente (28′ st Elmas). All. Ancelotti
BRESCIA (4-3-1-2): Joronen, Sabelli, Cistana, Chancellor, Martella (23′ st Mateju); Bisoli, Tonali, Dessena (27′ st Romulo); Spalek (40′ st Matri); Balotelli, Donnarumma. All. Corini
Arbitro: Manganiello di Pinerolo
Ammoniti: 19′ pt Manolas, 33′ pt Sabelli, 33′ st Hysaj
Image:Getty
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