Nella sera in cui Lorenzo Insigne ritrova il sorriso, nella sera in cui Kalidou Koulibaly mostra fragilità, nella sera in cui ‘Mertens è megl’ e Maradona’, brilla la stella di Alex Meret. Il portiere del Napoli tiene in piedi la squadra di Ancelotti nella notte di Salisburgo, in cui lo ​Stadion Wals-Siezenheim, ‘la nostra fortezza’ per Haaland, viene violato dopo 60 gare. Tre interventi miracolosi, uscite basse, personalità, sfrontatezza e solidità mentale: una crescita inarrestabile.
Dries Mertens, là dinanzi, è decisivo come pochi. Ma allorchè si scatena l’ira di Haaland e soci, con la cascata rossa pronta a infrangere la roccaforte azzurra, il ‘piccolo’ Meret diventa grande e fa il fenomeno: ferma il gigante norvegese coi piedi, lo ferma tuttavia con la faccia, esaltandosi in seguito sul diagonale di Daka. Restringe la porta e si muove come un felino: la Champions scopre un Meret decisivo. L’ex Spal, l’ex Udinese, è stato pagato 22 milioni di euro da De Laurentiis, col prezzo che sale costantemente, come rivela il CIES (adesso è superiore ai 30 milioni). Il valore lievita, il numero 1 vola. Ed adesso, all’Europeo, che succede?
CHI PER MANCINI? – Meglio Meret o Donnarumma? Se il valore assoluto può essere oggetto di discussione, con chi si mette in campo per il portiere del Napoli chi per il portiere del Milan, chi predilige la solidità del numero 1 azzurro chi il talento del 99 rossonero, una cosa, è, ma, oggettiva: l’esperienza europea. Donnarumma guarda da casa, mentre lo scorso anno l’Europa League l’ha vissuta in panchina a favore di Pepe Reina; Meret vola in Champions, in questo anno, e volava in Europa League la scorsa. Percorso di crescita, lento ma evidente. Per adesso Mancini ha scelto il piccolo Gigio come suo titolare per la strada verso Euro 2020, con Sirigu a ruota e Meret come terzo insieme a Gollini. Ma le parate europee del classe ’97 non lasciano indifferenti. Il match per la porta azzurra è lanciata.
@AngeTaglieri88
Image:Getty
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