Ci sono storie con un finale lieto, altre che non prendono la strada sperata. L’importante, come nel caso del percorso di Johan Mojica all’Atalanta, è rendersene conto e cambiare direzione ora opportuno. Pure perché c’è una Copa America all’orizzonte e il classe ’92 di Cali non vuol perdere il posto con la Colombia. Per tale motivo ha lasciato Bergamo ed è tornato al Girona che l’ha girato all’Elche ove ha subito trovato spazio da titolare. Ed è dalla Spagna che Mojica si racconta, scelte e bivi della carriera, in esclusiva per Tuttomercatoweb.com.
Che cosa prova per essersi trasferito all’Elche?
“Sono sincero, miei sentimenti sono positivi. Sono molto contento del mio arrivo qui. Si vede che mi stimano molto come giocatore: sono molto grato per tale motivo e non vedo l’adesso di dimostrare perché mi hanno preso. Sono pure contento per la città, il clima, la gente, il modo in cui funziona la squadra. Ciò che rimane è dimostrare perché mi hanno tesserato, sono molto contento di essere tornato nella Liga”.
Dispiaciuto per come è andata all’Atalanta?
“Non rimpiango niente, prima, sono molto grato per tutto ciò che ho vissuto all’Atalanta.
È stata un’ottima decisione e all’opposto di quel che si possa pensare, sono molto soddisfatto della mia esperienza. Penso che tutto sia stato molto positivo, vedo sempre sotto una buona luce allorchè si lavora duro, allorchè si dà tutto sul campo. È ciò che ho fatto allorchè giunsi all’Atalanta: negli allenamenti e nelle gare ho dato tutto in questo modo da avere la coscienza in ordine e comportarmi da eccellente professionista”.
Cosa non è andato? Non l’ha capita Gasperini o semplicemente non c’è stato tempo per approfondire il rapporto?
“Non penso che qualche cosa nello specifico sia andato storto, penso solo che avevo bisogno di giocare oltre. Ho avuto l’occasione di giocare 13 gare, mi sarebbe piaciuto farlo più volte. I ragazzi che giocano con Mister Gasperini, lavorano con lui da molto tempo. I bergamaschi è ben disegnata, ha bisogno di pochi cambiamenti. In carriera ho sempre giocato con regolarità e per tale motivo ho deciso di andare via. Ma a livello calcistico e non solo, mi sono comportato da professionista e penso che la squadra possa confermarlo. Diciamo che è stata un’esperienza breve ma intensa”.
Ed è tornato in Spagna
“Conosco bene il campionato, c’erano più squadre che mi volevano. Una era l’Elche, contano davvero su di me e la squadra punta tanto sul lavoro. Hanno un ottimo atteggiamento, credono nel sacrificio e questo mi piace. Conosco bene la Liga, la sua competitività e voglio avere la continuità che non ho avuto a Bergamo: penso che qui ce l’avrò, hanno fiducia in me”.
Ritroverà Gomez, da avversario, col Siviglia
“Sono soddisfatto, ho un ottimo rapporto col Papu e sono contento di ritrovarlo qui per sfidarlo due volte peraltro”.
Che messaggio ha per i tifosi dell’Elche?
“A quelli dell’Atalanta dico che sono grato per il supporto che mi hanno dato. So che in molti mi seguono pure se sono andato via all’Elche e sono contento di questo, auguro al club ogni bene e di conquistare tutti i suoi obiettivi. Ai tifosi dell’Elche voglio restituire l’affetto che mi stanno dando, garantisco di dare tutto sul campo per il bene della squadra”.
Dispiaciuto per come è andata all’Atalanta?
“Non rimpiango niente, prima, sono molto grato per tutto ciò che ho vissuto all’Atalanta.
È stata un’ottima decisione e all’opposto di quel che si possa pensare, sono molto soddisfatto della mia esperienza. Penso che tutto sia stato molto positivo, vedo sempre sotto una buona luce allorchè si lavora duro, allorchè si dà tutto sul campo. È ciò che ho fatto allorchè giunsi all’Atalanta: negli allenamenti e nelle gare ho dato tutto in questo modo da avere la coscienza in ordine e comportarmi da eccellente professionista”.
Image:Getty
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