Il patron della Fiorentina, Rocco Commisso, ha proferito a Radio Anch’io Sport sulle frequenze di Radio Rai. Ecco una sintesi di quanto detto: “Sono soddisfatto di tutti e allorchè devo criticare lo faccio in privato. Il mercato lo abbiamo finito, a meno di sorprese che tuttavia sorprenderebbero pure me”.
Sta lavorando per fare salire la Fiorentina in classifica?
“Allorchè sono giunto la squadra si era salvata all’ultima giornata e nel primo anno l’abbiamo portata al decimo posto. Quest’anno non abbiamo iniziato bene, abbiamo cambiato allenatore ma otto gare fa eravamo diciassettesimo, nella giornata odierna siamo undicesimi. Stiamo crescendo e spero di proseguire in questo modo”.
Come procede il suo progetto?
“L’Italia la conoscete, io sto imparando. Allorchè sono giunto ho detto di voler ridare qualche cosa al calcio ma la burocrazia ci sta rallentando. Il Comune di Firenze ha lavorato per anni e pensavo che mi avrebbero fatto fare qualche cosa ma né a Campo di Marte né nell’area Mercafir non è stato possibile. Ora è passata la legge sugli stadi e siamo tornati al punto di partenza, ovvero al Franchi, tuttavia essendo un monumento non posso fare nulla e non metterò soldi per ristrutturare. Forse ci penserà il Comune, in caso contrario potremmo andare da qualche altra parte”.
Che futuro ha Prandelli alla Fiorentina?
“Andiamo avanti un giorno alla volta, l’accordo di Prandelli è fino alla fine dell’anno, come ha voluto lui, in seguito vedremo. I risultati e la meritocrazia contano e per me sono importantissimi”.
Vlahovic sta migliorando. Rinnoverà?
“Non ha attraversato un periodo semplice, c’era chi pensava dovesse andare a giocare a titolo temporaneo ma Prandelli ha visto le sue potenzialità e ora è sbocciato. Tutti lo vogliono ma io non lo do a nessuno”.
Cosa si aspetta da Kokorin?
“Lo devo tuttavia vedere all’opera, credo nel lavoro di Pradè e di chi lo ha portato. Spero faccia bene”.
Nei prossimi anni costruirà una formazione che potrà puntare allo scudetto?
“Lo spero ma non faccio promesse, non è nel mio stile. Vediamo come andranno le cose in futuro, faremo del nostro meglio per migliorare anno dopo anno. In questo anno l’obiettivo è quello di chiudere nella parte sinistra della classifica. Pure i bergamaschi, il Napoli e la Lazio sono gare da lontano e in seguito sono cresciute”.
Cosa pensa del nostro calcio? Rifarebbe il passo fatto due anni fa allorchè ha comprato la Fiorentina?
“Sì, ho preso la Fiorentina e ho speso parecchi soldi, in seguito è giunto il Covid e i ricavi sono calati molto. Bisogna avere un pò di pazienza per far ingrandire il fatturato, pure perché con il Financial Fair Play ci sono dei paletti da rispettare”.
Spera che si possa riaprire gli stadi in tempi brevi?
“Sono pessimista su queste cose, guardo l’Italia, l’Europa e l’America e non penso che in questo campionato rivedremo i tifosi allo stadio. Speriamo che si possano riaprire l’anno prossimo. I nostri tifosi sono importantissimi, non ci lasciano mai e voglio ringraziarli”.
Resterà in Italia per molto tempo?
“Sì, non scappo. Ho 71 anni e voglio fare qualcosa di interessate. Il mio scopo principale è lasciare qualche cosa a Firenze e alla Fiorentina. Questa società non ha mai avuto nulla di proprio, ora faremo il centro sportivo e prossimamente poseremo la prima pietra, investendo parecchi soldi. Fortunatamente questo investimento è al esterno del Financial Fair Play”.
Ribery andrà via a fine stagione?
“Forse resterà ma tuttavia è ancora prematuro per parlarne, nei prossimi mesi vedremo chi rimarrà e chi andrà via”.
Arriveranno soldi dall’accordo della Lega Serie A?
“Non mi occupo di questo, io penso alla politica a Firenze, per queste cose il compito è di Joe Barone. Se arriveranno finanziamenti sarà meglio per tutto il mondo del pallone italiano. Se la Serie A diventerà un torneo interessante sarà più facile vendere i diritti televisivi”.
Cosa pensa dell’anno di Chiesa alla Juventus?
“Lo abbiamo venduto finanziando Agnelli. Federico voleva partire e lo ha fatto. Sta giocando veramente molto bene in bianconero. Ora faremo del nostro meglio per trattenere i migliori pure se i procuratori hanno tanto potere”.
Come procede il suo progetto?
“L’Italia la conoscete, io sto imparando. Allorchè sono giunto ho detto di voler ridare qualche cosa al calcio ma la burocrazia ci sta rallentando. Il Comune di Firenze ha lavorato per anni e pensavo che mi avrebbero fatto fare qualche cosa ma né a Campo di Marte né nell’area Mercafir non è stato possibile. Ora è passata la legge sugli stadi e siamo tornati al punto di partenza, ovvero al Franchi, tuttavia essendo un monumento non posso fare nulla e non metterò soldi per ristrutturare. Forse ci penserà il Comune, in caso contrario potremmo andare da qualche altra parte”.
Image:Getty
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