In 15 presenze in campionato, per un totale di 1068 minuti, Joaquin Correa è andato in gol solo 2 gol (4 se si considera pure la Champions) e 2 assist. Decisamente troppo pochi per un giocatore d’attacco titolare di una formazione che è in corsa per la Champions e, fino allo stop di domenica sera a San Siro, in cuor suo sognava tuttavia di rientrare nella volata per lo scudetto. Più della difesa, molte volte fragile, è questo uno dei limiti più grandi della Lazio. O meglio se non si vorrebbe avere considerare un limite, forse una definizione eccessiva, sicuramente non è un punto di forza. Mentre viceversa lo è per tutte le altre dirette concorrenti della squadra di Inzaghi, che hanno nelle rispettive seconde punte dei veri e propri calciatori in grado di cambiare le gare. Questo è la complicazione, per la Lazio. Andando in ordine di classifica, c’è Lautaro Martinez che ha realizzato 11 gol con l’Inter: l’ultimo, decisivo, nel 3-1 con i biancocelesti di domenica. Scendendo c’è il Milan, che ha in Rebic e Leao due calciatori rispettivamente da 4 gol e 5 (più 6 e 5 assist). E in seguito tuttavia Pedro nella Roma (4 gol e 3 assist) e Muriel nell’Atalanta (13 gol e 4 assist). La Juventus, che oltre agli esterni Chiesa e Kulusevski, con CR7 fa giocare Morata, a quota 4 centri (con 8 assist). Il Napoli si mette in campo in maniera molto diversa, ma se si escludono le due prime punte, tutti gli altri calciatori offensivi hanno numeri realizzativi migliori di Correa: Insigne (10 gol), Mertens (4), Lozano (9) e Politano (6).
Nonostante ciò, la Lazio non può rinunciare al Tucu, un giocatore fantasioso, tecnico, veloce. In grado di creare superiorità numerica, saltando l’uomo ogni volta che vorrebbe avere. Non c’è un altro come lui al servizio di Inzaghi: Caicedo e Muriqi hanno caratteristiche diverse. Per tale motivo Inzaghi lo mette in campo sempre Correa, pure allorchè è a mezzo servizio, come a dicembre contro il Milan, allorchè in seguito è stato obbligato ad alzare bandiera bianca a metà primo tempo. Solo che in un torneo super equilibrato come questo, in cui pure un punto può decidere il destino, alla lunga la differenza di rendimento fra Correa e le altre spalle d’attacco delle rivali grava sulla Lazio. Che ha bisogno dei gol dell’argentino alimentare il proprio motore nella corsa Champions: solo quelli di Immobile potrebbero non bastare.
Image:Getty
Segui le Ultime News Calciomercato del Napoli
Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio