Non è una novità che Rocco Commisso voglia incidere quanto più possibile personalmente sulle sorti della sua creatura, la Fiorentina. Già in diverse circostanze, leggasi Amrabat o conferma di Iachini, il volere del portiere viola ha scavalcato qualsivoglia parere dirigenziale e, c’è da giurarci, l’eventuale rivoluzione tecnica di cui si va disquisendo e scrivendo a Firenze passerà dalla sua presenza, attesa nuovamente in città intorno alla metà di marzo. In ballo i posti di allenatore e DS, in maggior misura: sia Prandelli che Pradè hanno difatti l’accordo quasi scaduto a giugno, e col cachet allenatori che contemporaneamente andrà a svuotarsi anche di Montella e Iachini, di riflessioni in corso ve ne sono eccome. In questo modo come nomi di papabili sostituti: in panchina si va dai sogni dorati Sarri e Spalletti fino ad altre soluzioni meno d’impatto ma ad ogni modo d’intrigante prospettiva come Juric o Italiano, mentre come direttore sportivo si mormorano da tempo i nomi di Petrachi, Mirabelli e pure Giuntoli, qualora De Laurentiis decidesse di cambiare in quel di Napoli. Trovano tuttavia spazio pure percentuali nell’occasione più adatta di una conferma di uno dei due, o di entrambi: tutte le porte rimangono aperte ad nella giornata odierna, e a decidere sarà Commisso. Con ogni probabilità decisiva la sua prossima capatina italiana per determinare se e che tipo di rivoluzione tecnica sarà attuata nella Fiorentina.
Image:Getty
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