Una vittoria al cardiopalma. Una vittoria che vale molto ai fini dell’obiettivo finale. Tre minuti per passare dall’Inferno al Paradiso. Sono bastati 180 secondi di fuoco allo Spezia per conquistare un successo sofferto contro un Crotone mai domo. La sfida di sabato scorsa del “Picco” potrebbe rappresentare un mattone davvero importante sulla salvezza di una formazione giorno per spacciata ai blocchi di partenza ma che domenica dopo domenica, con il lavoro del mister e dei ragazzi sul terreno di gioco, ha saputo far nascere ad una splendida realtà. “Tre punti sono davvero oro colato – ha chiosato dopo lunghi sforzi dell’incontro mister Italiano raggiante – Questa è una vittoria di un team che ha capito che in questa categoria non bisogna mai mollare”.
La ricerca del gioco – E’ fuori da ogni dubbio come questa squadra sia ad immagine e somiglianza del suo allenatore, capace di dare un’impronta ben definita. La costante ricerca del gioco è stato uno dei capisaldi dell’Italiano pensiero. Su qualsiasi campo. Contro qualunque avversario. Sono stati parecchi i complimenti che sono arrivati al team bianco durante la stagione. E i risultati molte volte gli hanno dato ragione, uno su tutti il successo sul Milan. Non sempre tuttavia il bel gioco è coinciso con l’ottenere punti sul campo, con Maggiore e compagni che hanno ottenuto, come magra consolazione, gli applausi di avversari e addetti ai lavori. La squadra tuttavia non si è mai scoraggiata mettendo sul campo verde i dettami del suo tecnico e i frutti a questo punto stanno arrivando.
Meno belli ma efficaci – Quella del “Picco” contro i rossoblu calabresi tuttavia non è stata la miglior partita dal parere qualitativo. E lo ha ammesso pure lo stesso allenatore. Ma ciò che conta è il risultato. Uno Spezia meno bello ma tuttavia che ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo ha portato a casa l’intera posta in palio. Al minuto numero 89′ sembrava tutto perduto quand’ecco che è arrivata la zampata vincente di Erlic per Maggiore che ha riequilibrato il punteggio. Al 92’ dopo lo stesso difensore croato, dopo una traversa di Ismajli, ha ribaltato il risultato. Questa volta gli Aquilotti sono stati più cinici. Con le unghie e con i denti per rimanere in una categoria che la squadra ha palesato di meritare. Nel segno del suo allenatore. Uno Spezia made in…Italiano. Vincenzo Italiano.
Meno belli ma efficaci – Quella del “Picco” contro i rossoblu calabresi tuttavia non è stata la miglior partita dal parere qualitativo. E lo ha ammesso pure lo stesso allenatore. Ma ciò che conta è il risultato. Uno Spezia meno bello ma tuttavia che ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo ha portato a casa l’intera posta in palio. Al minuto numero 89′ sembrava tutto perduto quand’ecco che è arrivata la zampata vincente di Erlic per Maggiore che ha riequilibrato il punteggio. Al 92’ dopo lo stesso difensore croato, dopo una traversa di Ismajli, ha ribaltato il risultato. Questa volta gli Aquilotti sono stati più cinici. Con le unghie e con i denti per rimanere in una categoria che la squadra ha palesato di meritare. Nel segno del suo allenatore. Uno Spezia made in…Italiano. Vincenzo Italiano.
Image:Getty
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