SAMPDORIA-HELLAS VERONA 3-1
(1° Jankto, 28° rig. Gabbiadini, 37° Thorbsy: 13° Lazovic)
Sampdoria (A cura di Andrea Piras)
Audero 6,5 – Niente può sul calcio di punizione realizzato da Lazovic. Per il resto si fa sempre trovare pronto allorchè viene chiamato in causa pure con i piedi. Nel finale si rende protagonista di due parate importanti su Dawidowcz.
Bereszynski 6,5 – Dalla sua parte Lazovic spinge molto ma combatte e riesce a compiere delle chiusure buone. Allorchè scende sulla corsia di competenza commette qualche leggerezza di troppo.
Yoshida 6 – L’attacco del Verona lo mette molte volte sotto pressione. Prova ad accorciare sugli attaccanti dimostrando tuttavia buona scelta di tempo.
Colley 6 – Ci mette il fisico su Lasagna ma specie nella prima frazione di gare commette diversi errori di valutazione non da lui che rischiano di essere pagati con grandi sacrifici dalla sua squadra. Ripresa più attenta.
Augello 6 – Troppe imprecisioni in fase di spinta per l’esterno blucerchiato che non riesce a tenere a bada le scorribande avversarie. Durante la seconda parte della gara soffre di meno allorchè cresce pure tutta la squadra.
Jankto 6,5 – Dopo un primo tempo non irresistibile è bravo a seguire la respinta di Dawidowcz e a calciare con potenza dietro Silvestri. Pochi istanti dipoi si divora tuttavia la palla del vantaggio calciando su Silvestri (Dall’85’ Tonelli sv).
Adrien Silva 6,5 – Dopo un primo tempo in cui è troppo leggero, nel secondo tempo si fa dare oltre il pallone e accompagna oltre l’azione della sua squadra. Suo il cross su punizione da cui nasce il 3-1 di Thorsby.
Thorsby 7 – Generoso come spesso succede, si fa preferire per i suoi recuperi pure nella trequarti offensiva. Stacca bene di testa sui palloni alti, sfrutta un’uscita inconcludentemente di Silvestri per trovare il gol del 3-1.
Damsgaard 5 – Il talentino blucerchiato questa volta non brilla. Non riesce a sfondare sulla sinistra ben braccato dalla difesa avversaria (Dal 46’ Candreva 7 – Mette sul terreno di gioco rapidità e idee sulla fascia destra. Generoso allorchè lo si trova nel reparto arretrato a chiudere e dare una mano a Bereszynski).
Verre 5 – Ritorno sul terreno di gioco dall’inizio della gara contro la sua ex squadra. Perde palla e sul ribaltamento dirimpetto causa la punizione da cui nasce la rete del vantaggio dell’Hellas. Per il resto apporto nullo nel reparto avanzato (Dal 46’ Gabbiadini 7 – Decisamente più in palla rispetto ai suoi predecessori, freddo dal dischetto allorchè realizza la rete del vantaggio).
La Gumina 5 – Si impegna e lotta con la linea difensiva gialloblu ma non riesce a trovare l’attimo fuggente ma mettere in imbarazzo Silvestri (Dal 46’ Keita Balde 7 – Grande impatto sul match, la sua velocità mette in crisi la linea difensiva dell’Hellas. Si procura il penalty del 2-1).
Ranieri 6,5 – Sorprende con la formazione iniziale lasciando in panchina Candreva, Quagliarella e Gabbiadini e schierando dall’inizio della gara dieci undicesimi della squadra che vinse all’andata. Nella prima parte della gara le opzioni non lo ripagano, cambia nell’intervallo e la differenza si vede.
Hellas Verona
Silvestri 5,5: Primo tempo tutto sommato tranquillo, ripresa viceversa molto diversa. Sui primi due gol non può molto ed evita pure il peggio con una strepitosa uscita su Jankto allorchè il punteggio è sull’1-1. Rovina tuttavia tutto con un’uscita inconcludentemente che regala a Thorsby il gol del 3-1.
Dawidowicz 6: Nella prima parte della gara ha vita facile contro un attacco molto leggero e accompagna pure l’azione offensiva. Altra musica viceversa nel secondo tempo allorchè soffre la maggiore incisività e velocità della squadra avversaria. Nel finale fallisce in due possibilità, parata di Audero e palo, la rete del possibile 3-2. Ultimo ad arrendersi.
Gunter 6,5: Il migliore del pacchetto arretrato. Gioca sempre in anticipo e nella prima frazione di gare è praticamente perfetto. Soffre un po’ oltre nel secondo tempo, ma non sbanda. dal 77° Lovato sv: Entra e assiste al pasticcio di Silvestri che regala il 3-1 alla Sampdoria.
Dimarco 6: Gara attenta, ordinata, senza luci né ombre. Allorchè può si stacca per dare una mano a Lazovic sulla corsia di competenza.
Faraoni 6: Molte volte chiamato in causa, gioca una buona gara nella prima frazione di gare per in seguito faticare maggiormente nel secondo tempo contro una Samp che alza i ritmi. Dai suoi piedi tuttavia partono cross sempre pericolosi.
Sturaro 6: Tanta legna al centro al campo come suo consueto e in maggior misura una chiusura, energica e rischiosa, su Daamsgaard a evitare il pari a fine primo tempo. dal 57° Tameze 5: Commette una grave ingenuità affondando Keita in area per il penalty del sorpasso. Da lì non si riprende più.
Barak 5,5: Gioca da mediano e si vede che non è il ruolo più adatto a lui. L’arretramento gli impedisce di essere incisivo poco prima dell’area di rigore e inoltre appare un po’ confusionario in alcune scelte col pallone fra i piedi. Meglio da trequartista. dal 76° Favilli 5,5: Entra per dare l’assalto come minimo al pareggio, ma poco dopo la Samp cala il tris. Non riesce a dare peso in avanti.
Lazovic 6,5: Segna la rete del momentaneo vantaggio con una gran punizione, e la complicità della barriera, ed è inesauribile sulla fascia. Nel secondo tempo soffre un po’ la presenza di Candreva. Fra gli ultimi ad arrendersi.
Salcedo 5,5: Inizia bene riuscendo a tenere basso Augello e creando qualche buona opportunità come il cross non sfruttato da Zaccagni. Dopo si spegne pian piano senza più riuscire a incidere venendo molte volte obbligato a ripiegare sul terzino blucerchiato. dal 80° E. Colley Sv: Entra a gara ora mai chiusa e non riesce a dare la scossa.
Zaccagni 6: Si muove su tutto il fronte, si allarga per in seguito accentrarsi cercando di creare spazi, ma non è incisivo come molte volte gli capita. Fallisce il raddoppio colpendo malissimo di testa un cross di Salcedo a metà primo tempo. Dal 57° Bessa 5,5: Non riesce a accendere l’attacco gialloblù. Si vede davvero poco.
Lasagna 5: Bravo a conquistare la punizione da cui nasce il vantaggio e nell’attaccare lo spazio per aprire varchi, ma negli ultimi 20-30 metri non riesce a trovare la zampata che si chiede a un centravanti. Generoso nel giocare per la squadra, ma incide davvero troppo poco dinanzi.
Juric 5,5: Nella prima parte della gara domina a lunghi tratti la sfida con la sua squadra che tuttavia manca la botta del ko. Nel secondo tempo viceversa non riesce a rispondere alle mosse, decisive, di Ranieri.
Bereszynski 6,5 – Dalla sua parte Lazovic spinge molto ma combatte e riesce a compiere delle chiusure buone. Allorchè scende sulla corsia di competenza commette qualche leggerezza di troppo.
Image:Getty
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