Inizia questa sera allo stadio Maradona, dinanzi ad oltre 20mila spettatori, la stagione del Napoli di Luciano Spalletti. In presenza di ci sarà il neo-promosso Venezia di Zanetti, tuttavia tutto da scoprire, con diverse assenze ed in costruzione, ma la vigilia in casa Napoli è stata caratterizzata dalla conferenza stampa del tecnico in chiave mercato: dalla rosa agli ordini alle caselle da coprire (o migliorare) ed inevitabilmente pure sulla situazione del rinnovo di contratto di Lorenzo Insigne.
Inizia questa sera allo stadio Maradona, dinanzi ad oltre 20mila spettatori, la stagione del Napoli di Luciano Spalletti. In presenza di ci sarà il neo-promosso Venezia di Zanetti, tuttavia tutto da scoprire, con diverse assenze ed in costruzione, ma la vigilia in casa Napoli è stata caratterizzata dalla conferenza stampa del tecnico in chiave mercato: dalla rosa agli ordini alle caselle da coprire (o migliorare) ed inevitabilmente pure sulla situazione del rinnovo di contratto di Lorenzo Insigne.
Come nelle precedenti conferenze, Spalletti è partito dalla necessità di confermare i big in squadra. Dopo i parecchi passaggi su Koulibaly, questa volta il focus è stato su Insigne e Manolas, quest’ultimo tuttavia al centro di una contrattazione con l’Olympiacos: “Io venendo qui ho pensato al Napoli con quei nomi lì e Insigne e Manolas ne fanno parte, alzano il livello degli altri che ci giocano vicino. Certezza di averli? Per me sì, perchè no, dopo bisogna essere pure ottimisti”. E su Insigne non c’è il rischio di un turbamento a causa del contratto: “Arriva sempre sorridente e voglioso, mi sembrerebbe strano un turbamento per il mercato, riguarda altri campi non il nostro mondo. La Serie A è il sogno di tutti sin da bambini, mica ci facciamo turbare dal nostro nome eventualmente sul mercato. Quella che lei chiama turbativa, Insigne la schiaccia col piedino e la calcia”.
L’allenatore del Napoli ha in sostanza chiuso a rinforzi da qui a fine mercato, come minimo per ciò che riguarda il laterale di difesa sinistro, avendo pure l’obiettivo di non lanciare messaggi sbagliati al gruppo agli ordini: “Esterno sinistro di difesa? Ci sono altri elementi per alternarsi con Mario Rui o pure prendergli il posto. Anche se non ha un dirimpettaio che venite a chiedere, ce ne sono 4-5 che possono fare ciò che fa lui. Juan Jesus ci aiuterà non solo da centrale, ma pure da terzino. Io con le lamentele non ho mai fatto la classifica – ha proseguito – lamentarsi è da sfigati. Ho la squadra qui dinanzi a me, non mi manca nulla. Dopo è chiaro che se si va a guardare… forse per il futuro se capita di andare a completare lo faremo, ma i calciatori devono sapere che non ci manca nulla per il nostro percorso”. Lo spiraglio rimane aperto più per un incontrista, dopo il saluto di Bakayoko e l’infortunio di Demme, ma intanto questa sera verrà monitorata la crescita di Lobotka e Elmas, quest’ultimo in ballottaggio con Fabian per una maglia da titolare.
Image:Getty
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