Sono 17 i calciatori sparsi in giro per il mondo con le proprie nazionali che la Juventus ha “perso” in queste due settimane successive alle prime uscite ufficiali in Serie A. Avrebbe sicuramente fatto comodo a Massimiliano Allegri poter lavorare con la squadra per migliorare affinità e meccanismi di gioco che le prime partite hanno visto poco oliati. Iniziando da mercoledì lentamente cominceranno i primi rientri fino agli ultimi, i sudamericani, previsti per la serata di venerdì. Al centro, il ritorno dei due nuovi acquisti della Vecchia Signora (il terzo è l’fuori causa per infortunio Kaio Jorge) agli ordini, in queste ultime giornate, di Roberto Mancini con l’Italia: Manuel Locatelli e Moise Kean. E se il secondo finora in maglia azzurra ha raccolto, in questa tornata, solamente due viaggi in tribuna, il primo nell’incontro di ieri contro la Svizzera ha palesato quanto potrà essere importante per ribaltare le sorti del reparto di centrocampo della Juventus durante la stagione.
Sono 17 i calciatori sparsi in giro per il mondo con le proprie nazionali che la Juventus ha “perso” in queste due settimane successive alle prime uscite ufficiali in Serie A. Avrebbe sicuramente fatto comodo a Massimiliano Allegri poter lavorare con la squadra per migliorare affinità e meccanismi di gioco che le prime partite hanno visto poco oliati. Iniziando da mercoledì lentamente cominceranno i primi rientri fino agli ultimi, i sudamericani, previsti per la serata di venerdì. Al centro, il ritorno dei due nuovi acquisti della Vecchia Signora (il terzo è l’fuori causa per infortunio Kaio Jorge) agli ordini, in queste ultime giornate, di Roberto Mancini con l’Italia: Manuel Locatelli e Moise Kean. E se il secondo finora in maglia azzurra ha raccolto, in questa tornata, solamente due viaggi in tribuna, il primo nell’incontro di ieri contro la Svizzera ha palesato quanto potrà essere importante per ribaltare le sorti del reparto di centrocampo della Juventus durante la stagione.
COSTRUZIONE E INSERIMENTI – Mandato sul terreno di gioco invece di un acciaccato Verratti, Manuel Locatelli non ha tradito le aspettative del commissario tecnico. Personalità, sicurezza da veterano, intelligenza tattica e gesti tecnici da incorniciare. È stato un po’ tutto questo il calciatore della zona centrale del campo della Juventus nella mediana azzurra. Aperture e verticalizzazioni, splendida quella che ha messo in porta per Berardi nella prima frazione di gare, che fanno sorridere Allegri e tutti i tifosi bianconeri. Una contrattazione lunghissima che tuttavia potrebbe rappresentare, se non la svolta, un’aggiunta decisiva per l’innalzamento del livello reparto di mezzo juventino. Nelle sue prime, brevi, apparizioni con la casacca numero 27 di Madama Locatelli ha messo principalmente in mostra le capacità di inserimento sfiorando, contro l’Empoli, pure il gol; il passato al Sassuolo tuttavia dimostra pure quanto possa essere importante il suo apporto nel gestire la sfera in situazioni intricate sotto la pressione avversaria. Tutte e due queste capacità spiegano sia quanto possano essere limitate schierando il calciatore dinanzi alla difesa in una zona centrale del campo tre ma, in maggior misura, quanto Locatelli possa modificare intensamente il valore del reparto di centrocampo della Juventus e, cosicchè, di tutta la squadra. Da Napoli sarà titolare e, molto difficilmente, abbandonerà quei gradi successivamente.
Image:Getty
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